martedì, Dicembre 3, 2024
Politica

Maggio, giugno o settembre per le comunali: ecco chi si muove a Cerignola

Maggio, giugno o settembre comunali: ecco chi si sta muovendo a Cerignola

Tutto dipenderà dai numeri dell’emergenza sanitaria in corso, perché la data delle elezioni è in bilico: a maggio, a giugno o perfino a settembre 1292 comuni italiani saranno chiamati a rinnovare i rispettivi consigli comunali. Tra questi con ogni probabilità anche Cerignola, dal momento in cui la Commissione prefettizia non ha richiesto ulteriori proroghe al mandato affidatole dal Presidente della Repubblica dopo lo scioglimento dell’amministrazione Metta per infiltrazioni mafiose.

Il rebus delle date

Dunque, i partiti e i movimenti politici saranno chiamati a gestire una campagna elettorale anomala dettata dai tempi del Covid e nello specifico dalla variante inglese, che rappresenta l’ennesima sfida sanitaria dei prossimi mesi. Sulla data delle elezioni il presidente dei comuni italiani, il sindaco di Bari Antonio Decaro, ha spiegato che “il governo stava già ragionando con noi su un possibile spostamento delle elezioni comunali, se non dovesse abbassarsi la curva dei contagi per il Coronavirus: ci stavano pensando in vista di maggio, con valutazioni in atto al Ministero dell’Interno. Le elezioni sono sempre il massimo esercizio di democrazia, ma se si spostano di qualche mese non succede niente, non si provoca alcun vulnus alla democrazia italiana”. Dunque, le prossime settimane saranno decisive anche per le amministrative 2021 (in provincia di Foggia sono 12 i comuni al voto, Cerignola l’unico sopra i 15 mila abitanti). Per questo movimenti e partiti sono chiamati a individuare coalizioni, candidati e aspiranti sindaci.

Forza Italia al bivio

Stampella, nemmeno troppo nascosta, dell’amministrazione sciolta per mafia, con Curiello e Vitullo organici al progetto civico, in Forza Italia le redini sono passate nelle mani di Antonio Grillo, che già sta discutendo col resto della coalizione per un’operazione di pulizia che elimini ogni collegamento con la passata gestione. D’altro canto, però, i maggiori portatori di voti – Curiello e Vitullo – restano alla finestra promettendo da mesi a conoscenti e colleghi di partito di non volersi ricandidare. Difficile, ma i forzisti sono chiamati oggi a decidere da che parte stare.

Fratelli d’Italia tra vecchio e nuovo

Ciò che sembra scontato, dopo le elezioni regionali, è che sarà Fratelli d’Italia a “dare le carte”, ossia a dover scegliere il candidato sindaco per le prossime amministrative (ma come spesso succede potrebbero pensarci le segreterie provinciali a scombinare i piani in loco). Giannatempo è reduce da una performance inaspettata ed è diventato primo dei non eletti in Regione. Ci penserà lui, ancora una volta, a rimettere insieme i cocci del centrodestra? o ci si sposterà sull’asse Casarelle-Marino in nome della discontinuità ma con il rischio di essere meno attrattivi?

La prima della Lega

La prima volta della Lega alle amministrative di Cerignola è tutto un rebus. Vincenzo Specchio guiderà i salviniani ofatini nella corsa a Palazzo di Città, e avrebbe già detto di essere d’accordo con Giannatempo candidato. In ogni caso – qualora dovesse saltare l’unità della coalizione (obiettivo per cui si stanno spendendo anche i leghisti), allora l’ex numero uno di Confcommercio potrebbe provarci.

PD con le incognite

Due le opzioni: o scegliere una soluzione “interna” al partito o puntare sul giudice Bonito. Archiviata la scissione con i gentiliani (Sgarro dovrebbe correre in solitaria), con la Gentile che ha speso parole distensive agli amministratori sciolti per mafia smentendo nei fatti il suo delfino Sgarro, il PD aspetta con fiducia l’esito del ricorso al TAR avanzato da Teresa Cicolella per la riconquista del seggio in consiglio regionale prima assegnato e poi revocato. A marzo si saprà cosa ne sarà del suo seggio a Bari e l’esito avrà ripercussioni anche per il ruolo del PD nelle prossime elezioni locali.

Movimento 5 stelle e le alleanze

Con Francesco Grieco nel 2015 i pentastellati sfiorarono l’impresa di conquistare un seggio in consiglio comunale. I tempi attuali di certo non offrono ai grillini lo stesso appeal di sei anni fa, ma lo Statuto prevede alleanze che gli attivisti stanno valutando. E sembra che, proprio come a livello nazionale, anche a Cerignola il M5S andrà in tandem col PD.

Ex amministratori sciolti per mafia: decidono i giudici

Incombe la Corte d’Appello. Che a questo punto potrebbe esprimersi proprio durante la campagna elettorale sull’incandidabilità di Franco Metta e Tommaso Bufano. L’ex sindaco ha fatto sapere di esserci e ha chiesto che la sua udienza avvenga in presenza e non online. Franco Metta dopo lo scioglimento per mafia della sua amministrazione ha appoggiato alle regionali il centrodestra di Raffaele Fitto, uscendone entrambi, con le relative quote, sconfitti. Se la Corte d’appello dovesse dargli ragione, confermando l’orientamento del tribunale di Foggia, allora il civico dovrà ricostruire la sua coalizione; se dovesse perdere arriverà l’impossibilità di candidarsi.

La flotta dei civici

Oltre al già discusso contenitore legato ad Elena Gentile, ci sono anche candidature solitarie come quella – da tempo annunciata – di Gerardo Tarantino “Il Sovrano”, nel 2015 vicino ai “Ribellioni” da cui ha preso le distanze; e le liste Cerignola Adesso e Uniti per Disanto dell’avvocato Francesco Disanto, che anche nel 2021 proverà la scalata a Palazzo di Città.  

Michele Cirulli

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Disantino
3 anni fa

Io voto per l avvocato del popolo il piccolo divittorio un uomo di spessore un politico di caratura internazionale… Forza disanto

caustico
3 anni fa
Reply to  Disantino

eh…di spessore ne ha veramente tanto!!

Pellicano
3 anni fa

Si si politico di livello con 100 voti ahahahah

Sovranista
3 anni fa

Da un giornale di spessore quale il Vostro, mi aspetterei un intero articolo e non un trafiletto

su “Il sovrano”

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