venerdì, Aprile 19, 2024
Politica

Metta ci ricasca: diffamato anche il giudice Maritati

Che il sindaco di Cerignola non riesca a trattenersi è storia nota. Ma adesso le condanne per diffamazione salgono a due. Il tribunale di Lecce lo ha condannato in primo grado ad un anno e mezzo  “ pena sospesa se pagherà  9000 euro- per aver diffamato l’ex giudice Alberto Maritati.

 
A darne notizia, sulle pagine di Cerignola, è Francesco Oliva de La Gazzetta del Mezzogiorno (…). Metta è stato anche condannato ad una multa di mille euro.

Tutta la vicenda parte dal libro Toghe Patate e Cozze: il dispositivo emesso dal giudice monocratico della prima sezione penale, Silvia Minerva, contempla anche a sospensione della pena subordinata al pagamento di una provvisionale di 9000 euro.

L’inchiesta è nata su denuncia di Aberto Maritati e Leone De Castris, attuale Procuratore di Foggia, che poi ha ritirato la sua querela. A luglio il gup Stefano Sernia dispose il rinvio a giudizio del Metta, che per difendersi avrebbe sostenuto di aver solamente tratteggiato profili dei giudici. Una ricostruzione che non ha convinto, tanto che su richiesta del pm Paolo Guglielmi è arrivata la condanna ad un anno e mezzo.

E non è la prima volta che Metta attacchi magistrati. Sempre a Lecce subì in primo grado un’altra condanna per diffamazione, avendo attaccato immotivatamente giudici ipotizzando senza criterio che il presidente aveva inteso favorire il Pubblico Ministero. Per portare a conclusione la diffamazione, il Metta offendeva gravemente gli avvocati presenti, accusandoli di non svolgere in modo adeguato il loro compito, di non ribellarsi affermando, in modo da essere udito dagli imputati e dai loro familiari, se non ci sto io qua fanno quello che vogliono. Dopo lo show Metta ha esplicitamente ammesso tali circostanze riconoscendo espressamente di aver in tal frangente perso la padronanza del linguaggio, di aver avuto torto marcio nel modo di esprimersi e di aver avuto una reazione eccessiva rispetto all’andamento di quel dibattimento. Niente da fare: anche in quel caso arrivò la condanna.

Ancora diffamazione del sindaco di Cerignola ai giudici. Mentre i tifosi della legalità  aspettano di ascoltare parole altrettanto dure contro la malavita.
 

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