venerdì, Luglio 11, 2025
Politica

Viaggio nel degrado delle nuove piste ciclabili


Il sindaco Bonito e le assessore Cicolella e Dibisceglia utilizzano spesso il concetto di Viabilità sostenibile, ma nei fatti quello che riescono a garantire ai cittadini è soltanto approssimazione e degrado. Sia nelle recenti costruzioni, come successo su viale Sant’Antonio, sia su quelle appena più datate, come capitato in via San Marco. Nel frattempo restano le incognite del Corso e di Viale XXIV Maggio. E i Bonito, Cicolella e Dibisceglia cianciano ancora di viabilità green.

San Marco. Si è voluto creare un percorso ciclabile proprio dove, in maniera spontanea, podisti e ciclisti hanno deciso di passare il loro tempo per l’attività fisica. Il reportage del consigliere Paolo Vitullo, a un anno dall’attivazione della ciclabile, è realisticamente impietoso. Erbacce ovunque, asfalto disconnesso, panchine distrutte e non riparate, abbandono come unica caratteristica. Una marea di rifiuti sparsi quane là senza che nessuno li raccolga (Teknoservice). Nei fatti quel percorso è impraticabile.

Sant’Antonio. La striscia utilizzata come separatore di corsia è ormai cancellata dopo solo un mese. Il basolato è fatto a macchia di leopardo: in alcuni tratti è stato riammodernato, in altri è ancora vecchio e degradato. Le auto parcheggiano tranquillamente sulla striscia ormai scomparsa, senza lasciare spazio ai possibili ciclisti. Nota pittoresca: la “pista” di Sant’Antonio ha due larghezza. All’inizio del viale (dove si interseca con viale Di Vittorio) la corsia è grande (quasi) un metro. Andando avanti, verso il Teatro Mercadante, la corsia si restringe a massimo 80 centimetri con operazioni di transito oggettivamente complicate e peggiorate dai numerosi incroci a raso.

Corso. Associazioni vicine al Comune (Cittadinanzattiva, Associazione Commercianti) hanno, in diverse sfumature, sostenuto o avversato il progetto. Ma oggi tutto tace sulla interruzione della ciclabile sul Corso principale, che inevitabilmente si farà. Non si sa con quali varianti, perché dopo la rimozione dei cordoli è stato necessario un “remake” del progetto. Simile situazione in viale XXIV maggio, dove manca l’ufficialità ma date le polemiche il cantiere si è inspiegabilmente fermato.

Pista ciclabile Sant’Antonio

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MAURO
1 mese fa

Quelli sono incapaci totali.

Hanno solo una cosa in testa. Vivacchiare rubando lo stipendio immeritato.

Devono dimettersi tutti per incapacità.

Lascare spazio a chi tiene davvero al cambiamento in positivo della Città.

No a questi scappati di casa che non sanno fare NIENTE.

Mimmo
1 mese fa

Il rapporto costi benefici è ignorato assolutamente.

Osserv@tore
1 mese fa

Siete solo dei dilettanti.
Studiate somari.

Mauro
1 mese fa
Reply to  Osserv@tore

Sei uno degli incapaci che appoggia quei parassiti.

DIMISSIONI SENZA SE E SENZA MA.
1 mese fa

UNA PRECE!!

Cittadino
1 mese fa

Il degrado è in ogni dove , anche nelle loro facce

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