domenica, Aprile 28, 2024
Politica

E alla fine Cerignola scopre Celestino mister voti (e la famiglia che diventa Potere)


A un certo punto Cerignola scoprì Celestino Capolongo. Il dipendente dell’INPS, recentemente coinvolto in una inchiesta della Guardia di Finanza e tutt’ora ai domiciliari, è un volto noto della politica locale ed ha un ruolo determinante nelle dinamiche di questa Amministrazione. Il suo nome, si ricorderà, era stato fortemente legato al concorso dei vigili urbani, su cui le opposizioni avevano pressato tantissimo per via della parentela del primo classificato con Capolongo. E non solo, come si vedrà.  

La carriera di Celestino.

Ha mosso i suoi primi passi nel Partito Comunista Italiano, precisamente nella quinta sezione “Giuseppe Di Vittorio” di Viale XXV Aprile e successivamente è diventato dipendente comunale fino all’inizio degli anni 2000, quando chiese ed ottenne il trasferimento presso l’INPS.

Dopo aver girovagato tra Foggia e San Severo, arriva la meta finale di Cerignola e un rinnovato impegno politico. Alle ultime elezioni si è candidato a sostegno di Francesco Bonito, duecentotrentanove voti, terzo nella griglia di partenza dei consiglieri comunali in quota Partito Democratico, subito dopo Rocco Dalessandro (il cognato) e Maria Dibisceglia (la compagna del nipote). Un serbatoio di voti che verosimilmente, come per tutti, deriva anche dalla sua attività lavorativa oggi sotto la lente d’ingrandimento della Giustizia e, inoltre, dalle attività connesse, con un patronato “di famiglia” oltre al suo ruolo in INPS.   

Dall’inchiesta alla politica.

Il coro di augurio affinchè l’indagato possa dimostrarsi innocente è stato pressoché unanime. Ciò detto, è sul piano politico che la vicenda assume connotazioni più profonde.  Prima di tutto, è questo schema, fortemente familistico, che caratterizza la gestione attuale del PD e che fa rimbalzare in automatico un’inchiesta giudiziaria sul piano politico per quattro motivi che di seguito spiegheremo.

La famiglia

Alle elezioni del 2021, Capolongo faceva ticket con Maria Dibisceglia, attuale vicesindaco  del Comune di Cerignola, ed una volta ottenuta la vittoria di Bonito – pur con un consenso del Partito ai minimi storici- l’intera famiglia allargata ha occupato le stanze dei bottoni. Celestino consigliere, Rocco Dalessandro capogruppo (cognato di Celestino), Daniele Dalessandro segretario di partito (figlio di Rocco, nipote di Celestino), Maria Dibisceglia vicesindaco (compagna di Daniele Dalessandro). Così si forma il sistema di potere del PD locale, attraverso quello stesso serbatoio di voti che è servito per blindare un partito/famiglia nelle stanze in cui risiede il cervello di una Pubblica Amministrazione. Al di à dell’inchiesta (si terrà oggi l’interrogatorio di garanzia presso il Tribunale di Foggia), quindi, la vicenda diventa materia politica.

I voti (anche di certi ambienti) che diventano potere

Il consenso si costruisce in diversi modi. Con gli interventi pubblici, con i favori, con la stima, con la simpatia, perfino con i “sistemi”. È una dinamica ineluttabile della politica che trasversalmente si compone di diversi aspetti. È attraverso il suo consenso personale che Capolongo è diventato mister voti, il personaggio dalle numerose preferenze e tessere, talmente affidabile da essere stato scelto, nel 2021, per trasferire il suo pacchetto anche su Maria Dibisceglia, che la famiglia del PD ha già immaginato come futura candidata a sindaco per il dopo Bonito. Non è un caso che il segretario di FDI, Gianvito Casarella, abbia già sollevato il tema: “Un giro di affari illeciti che fanno male a chi ogni mattina davvero coltiva la terra tra mille difficoltà. Un sistema marcio che comprende anche i flussi migratori, che spesso diventa anche copioso consenso elettorale, drogato e condizionante, che può determinare risultati alle urne”.

La questione morale

Un’Amministrazione che in un mese passa da Erminio Arminio, condannato in primo grado per traffico illecito di rifiuti tra Campania e Cerignola, a degli arresti nell’ambito di una truffa ai danni dello Stato ha un problema: quello di sovrapporre la politica ai tecnicismi legali. Il consigliere Capolongo è stato sospeso dal Prefetto, quando sarebbe stato più opportuno comunicare alla Città, magari per mezzo dei legali (per eludere eventuali tecnicismi burocratici), la volontà di rinunciare autonomamente al seggio senza l’imposizione prefettizia. Il  ruolo pubblico, infatti, comporta anche questo, soprattutto se si fa della legalità, che spesso passa per opportunità, il proprio cavallo di battaglia.   

Agricoltori onesti e i fragili non difesi

Solo qualche settimana fa gli agricoltori scendevano in piazza per esprimere disappunto rispetto alle politiche europee che stanno dilaniando un intero comparto e a distanza di pochi giorni dalle foto delle Istituzioni di fianco ai trattori, né il sindaco Francesco Bonito né l’assessore al ramo Sergio Cialdella hanno tenuto a sottolineare vicinanza a un comparto agricolo sfregiato anche dalla false assunzioni. Come se non esistessero persone oneste in agricoltura. Come se le truffe siano di tutti. Perché nel declino dell’agricoltura c’è anche, in quota parte, un sistema che porta allo spreco di denaro pubblico attraverso la piaga delle “false giornate”. Così come la presunta truffa all’INPS – con indennità erogate a casaccio e contributi falsi- impatta negativamente su tanti ragazzi e ragazze che vivranno inevitabilmente una condizione di svantaggio economico, su tutti quelle generazioni che una pensione, forse, non la vedranno mai. E ci si aspettava anche una dichiarazione dell’assessore ai servizi sociali, Maria Dibisceglia, compagna di ticket di Capolongo, per difendere chi si vede scippato un futuro a causa delle truffe altrui, ma non è arrivata. Così come se si fa un plauso ai carabinieri per una retata antidroga, non si capisce come mai lo stesso plauso la Cicolella, assessore alla legalità, non lo tributi alla guardia di finanza.

Proprio per restare sui temi e non sulle persone.  

Michele Cirulli



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Cittadino
1 mese fa

Se il precedente governo cittadino è stato sciolto per infiltrazioni mafiose, quello attuale per quale motivo dovrebbe essere sciolto all’istante?

Parla
1 mese fa
Reply to  Cittadino

Dillo tu il motivo.

Cittadino
1 mese fa
Reply to  Parla

ce ne sarebbero molti! Il primo per incapacità, il secondo per nepotismo, il terzo è evidente a tutti …. e non venite a parlarmi di garantismo uè sc’mòn !!!

garantisti ad horas
1 mese fa
Reply to  Cittadino

Il precedente è stato sciolto in via amministrativa e senza nessun procedimento giudiziario penale o civile.
Nessuna condanna perché non c’è mai stato un solo rinvio a giudizio e questa non è una valutazione ma un fatto.
Quando al tempo si gridava alla mafia in comune ora quelli che gridavano a do stann?
Risposta..s stann citt citt!!
I paladini che scrivevano qui gettando merxx su altri ora cosa dicono?
Ovviamente sono tutte domande retoriche…sann ascnnout e aspettn ca pass u timb e i crstioin s nanna scrude’.

garantisti ad horas
1 mese fa

a te che metti i like negativi faccio una domanda semplice semplice…
– cosa ho scritto di falso o sbagliato?
Sei pregato di rispondere, grazie

Songw
1 mese fa

Alla fiera dell’est per due soldi zio Celestino mio padre portó

I nobili
1 mese fa

A parte che mi dovete spiegare Cialdella e Bonito agli agricoltori se per loro per il loro rango familiare sono tutte persone sottostimate
Questi hanno voluto la carica politica solo per sistemare le loro cose .
Cialdella sta all’agricoltura solo per le immense proprietà ereditate ma non sop manfh ghedd

I conti alla vanna lor
1 mese fa

Nessuno dirà niente dal Pd perché ancora sperano che Capolongo da questa situazione esca lindo e pinto e quindi potranno dire di non aver avuto mai dubbi in merito e contare ancora sui voti dovuti

Minchia Signor Tenente
1 mese fa

Cicolella che ho dec
L’omertà prima di tutto anzi la legalità prima di tutto scusate

Ticket One
1 mese fa

La DiBisceglia a sto giro stava con Capolongo la scorsa volta stava con Dalessandro , piacciono alla famigghia i voti della figlia del Giudice

Manto stradale
1 mese fa

La Cicolella adesso è concentrata sul manto stradale i post non dimentica mai di pubblicarli
Però se deve esprimersi in merito alla legalità cett cett
E pensare che ai tempi Mettiani si sfiatava come una dannata sbatteva i pugni e diciamocelo faceva anche paura

Dormivo a sonno pieno
1 mese fa

Vivere con questa classe politica è la sola vergogna che io possa provare. Facce toste e senza alcun rispetto per il popolo. Lasciamo che la prossima volta vada a votare solo il 30%. Ricordatevelo quando aprirete una riflessione su questi dati. LA COLPA È SOLO LA VOSTRA.
ANDATE A CASA E LASCIATECI LIBERTÀ DI VOTO

Tommaso
1 mese fa

Perché, alle altre elezioni lei non era libero di votare?

imbarazzande
1 mese fa

hanno la faccia del c…o, ma meno profumata.

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