sabato, Luglio 27, 2024
Politica

Cicolella ha cambiato idea sul crimine e sulle soste selvagge


Fare opposizione è un mestiere impegnativo, governare lo è ancora di più, e su questo non ci piove. Ma il perché si trova a ritroso nel passato. Correva l’anno 2019, qualche settimana prima dello scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, Teresa Cicolella, allora audacemente all’opposizione, attaccava l’amministrazione Metta riguardo un ATM fatto esplodere, dichiarando: “Un primo cittadino chiuso nella sua stanza, di fronte a una telecamera, sotto un bel condizionatore, che trascorre tutto il tempo a raccontare chiacchiere. Chiacchiere morte! Intanto, in Piazza Duomo, in pieno centro, alcuni selvaggi che vivono in questa città fanno esplodere un bancomat rischiando di compiere una strage. Una comunità sempre più sola. Una città allo sbando. -E fin qui tra l’altro è dipinto un quadro fin troppo attuale- Un comune che rischia seriamente di essere commissariato per infiltrazioni mafiose ed un sindaco che, anziché trasmettere alla sua comunità ed alle nuove generazioni il senso di rispetto, si lascia andare a termini che solo i mafiosi sanno utilizzare. Ecco in che città viviamo” conclude il post.

Tornando al presente, Tra episodi abbastanza discutibili di auto parcheggiate in malo modo, la Cicolella si ritrova a rispondere a forza nove sotto al post del bancomat assaltato due sabati fa: “Ora la colpa è dell’amministrazione e dei vigili urbani? I vigili urbani non si occupano di ordine pubblico, e nonostante ciò, sono riusciti a prendere due sabati fa il vandalo che ha deturpato mezzo corso cittadino. E comunque, il problema di questa città è anche la gente che anziché prendersela con chi la deturpa e la infanga, se la prende con l’amministrazione. È molto più semplice strumentalizzare gli episodi criminali con le questioni politiche, vero?”, conclude.

Si potrebbe dire che le bandiere cambiano, ma il vento che permane rimane sempre lo stesso; quelle stesse parole dette dalla Cicolella nel 2019 sono ora presenti nelle varie sezioni dei commenti, sotto notizie che riguardano il crimine dilagante. E mentre nel consiglio comunale non si nomina nemmeno una volta l’emergenza sicurezza, ai cittadini impauriti non resta fare altro che sperare di non essere il prossimo sulla lista delle vittime, davanti ad un problema a cui Cerignola tutta -dai cittadini alla maggioranza e l’opposizione- è chiamata a rispondere.

Giuseppe Bellapianta



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Breve analisi
5 mesi fa

Che siano delle banderuole è fatto risaputo . Il loro motto è due pesi e due misure , quando stavano all’opposizione sembrava che avessero la risposta a tutte le situazioni drammatiche della città forse perché erano fuori dai giri di interessi economici e “sociali” , ora che potrebbero e dovrebbero sistemare la situazione l’unica cosa che si nota che anche loro sono degli ingordi . Hanno parlato e straparlato nei confronti di Rino Pezzano ma a quanto pare il servilismo il volta bandiera e sopratutto le facce di bronzo sono insegnamenti tipici di Via Mameli e del Pd Cerignola .… Leggi il resto »

Il nipote di Goffredo Mameli
5 mesi fa

E’ inutile….far politica è una cosa seria. Purtroppo l’improvvisazione, la superficialità di chi si cimenta in questo ruolo, non mi meraviglia se poi i risultati sono sottozero. Fare opposizione è facilissimo, governare è un’altra cosa. Purtroppo l’Italia è piena di questi “politici” e inevitabilmente ne paghiamo le conseguenze tutti. L’unica cosa sensata….e mi riferisco ai giovani, trasferitevi in un’altra nazione, non c’è speranza….. e come diceva Piero Angela….questo paese è MORTO.

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