martedì, Ottobre 15, 2024
Cronaca

Alberi già distrutti, gli scout: “Promesse non mantenute, ci tolgono un pezzo di vita”

Alberi già distrutti, gli scout: "Promesse non mantenute, ci tolgono un pezzo di vita"

Le ruspe sono arrivate inevitabilmente ieri mattina, hanno attraversato il Parco Gilwell gestito per sedici anni dal Gruppo Scout Cerignola 2 e hanno iniziato a scavare. Solo che le immagini degli alberi strappati alla terra, nonostante le promesse fatte in quasi un anno di dialogo, sono andate a farsi benedire in men che non si dica. La violenza di quei fotogrammi fa riflettere, perché sembra quasi essere una punizione.

In fondo gli scout avevano chiesto soltanto la salvaguardia del lavoro meticoloso e appassionato fatto a partire dal 2007, quando quello sterrato pieno di immondizia, mozziconi, rifiuti e bottigliette ha iniziato a conoscere una nuova vita. Il progetto di riqualificazione che porterà un nuovo, ennesimo, parco a Cerignola è iniziato. Il PNRR ha assegnato 750mila euro per abbellire una zona periferica ma strategica della città. Inizialmente, dicono le carte, prevista in Fra Daniele. Poi si è optato per Via dei Tigli.

Fatto sta che, come hanno raccontato gli scout, le rassicurazioni non sono mancate: ‘sarà salvaguardato tutto, il parco, la capanna, il pennone, perfino i 400 alberi’ piantati grazie all’impegno dei volontari e al sostegno dei cittadini che non si sono mai tirati indietro quando c’è stato da rendere vivibile l’area verde.

Poi la prima avvisaglia: il gruppo scout ha scoperto da Facebook che avrebbero dovuto distruggere ad horas tutto il loro lavoro; l’indomani il pennone era completamente ridotto in pezzetti. Ieri infine è toccato agli alberi: sradicati, ammassati, rideterminati in semplici rifiuti. Salvare gli alberi era stata la richiesta iniziale; ora è una speranza flebile.

“Quegli alberi per noi rappresentano vita e non la vita come la intendono gli altri, rappresentano un pezzo della nostra vita. Durante il lockdown- raccontano gli scout- ce ne siamo presi cura, sono stati il nostro ossigeno, la nostra ora d’aria e senza neanche accorgercene il nostro boschetto cresceva. Sono stati il primo posto in cui ci siamo riabbracciati dopo essere stati lontani tanto tempo, dopo che molti di noi avevano passare ore di disperazione; sono stati la prima terra che i nostri figli hanno toccato dopo aver imparato a camminare in casa. Ci hanno tolto un pezzetto della nostra vita”.

A creare amarezza, soprattutto, le modalità di intervento: “Il modo e la maniera in cui hanno iniziato a sradicare ci hanno fatto ben comprendere che gli occhi di chi ci aveva promesso “salveremo i vostri alberi” non aveva letto nei nostri occhi la preghiera di lasciarci lì con i nostri sogni e le nostre speranze in un periodo in cui la nostra vita aveva subito un arresto improvviso e spaventoso”.

Gli scout non si danno pace. Si sono fidati. Di loro coetanei, tra l’altro, o di persone vicine.

“Siamo stati ingenui a pensare che qualcuno da quell’altra parte poteva capirci…era impossibile. Salvare Costruire sono verbi che non appartengono a coloro che in questo momento stanno facendo tutto questo. Siamo sconvolti ma molto uniti nel comprendere la verità delle cose, ma siamo allo stesso tempo sereni perché dalla nostra parte abbiamo la Fede in Dio e sicuramente Lui ci protegge e guida i nostri passi. Andremo avanti a testa alta”, dicono gli scout del Gruppo Cerignola 2.

Capanna distrutta, pennone distrutto, alberi distrutti. Alcuni, dicono gli scout, perfino rubati o comunque spariti nel nulla. Altri, come avrebbero già detto gli amministratori, saranno persi per sempre e non si sa dove e come finiranno.

“Hanno preso in giro noi, la popolazione, la natura. La loro parola, che pensavamo avesse una minimo di credibilità, non si è rivelata all’altezza. Abbiamo rivoluzionato quel luogo, per far sì che l’aria fosse pulita, che i ragazzi crescessero con l’idea di prendersi cura di ciò che ci è donato e non di distruggere…solo perché ci fa comodo”.

La chiosa: “Vedere stracciare quegli alberi e quella che per 15 anni è stata casa, è letteralmente lacerante  La cosa più triste- concludono gli scout- è vedere l’indifferenza totale di coloro che hanno fatto delle promesse, che siano o meno parte del Comune, e di colui che oggi sono fautori di tutto ciò”.

mc


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Il pennone
11 mesi fa

Perché non ve lo comprate un terreno? Ce ne sono tanti nelle vicinanze.

Arroganti
11 mesi fa
Reply to  Il pennone

Arroganti

La giostra si fermerà anche per voi e non avrete nemmeno il rispetto dei vostri più intimi

Il pennone
11 mesi fa
Reply to  Arroganti

Eccheccosa quanta acidità nella tua risposta. Cosa ho detto di male? IVedendo che ne sono in molti ai quali piace lo scoutismo potrebbero comprare un terreno in società. Più ne sono meno si spende. I desideri vanno coltivati al di là delle spese economiche….

Dormivi a sonno pieno
11 mesi fa
Reply to  Il pennone

Bravo pennone, non hai capito un cazzo

Il pennone
11 mesi fa

Tu invece eri quello sveglio?

Arrigo Secchi
11 mesi fa

Che persone straordinerie

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