venerdì, Marzo 29, 2024
Cronaca

Canale Lagrimaro: la nostra inchiesta, Striscia, il dissequestro. Le tappe di un caso nazionale

Canale Lagrimaro: la nostra inchiesta, Striscia, il dissequestro. Le tappe di un caso nazionale

L’Amministrazione Comunale ha chiesto ed ottenuto il dissequestro del Canale Lagrimaro di Cerignola dopo una vicenda durata nel tempo e che ha portato l’area ad essere oggetto di approfondimenti da parte di cittadini, associazioni, giornali nazionali (Striscia e Avvenire), interrogazioni politiche. Il dissequestro è importante perchè, come ha spiegato l’assessore Liscio, adesso si potranno perfezionare tutti i progetti per cui sono stati recepiti i finanziamenti e che, col tempo, porteranno ad una bonifica ed a un complessivo miglioramento delle condizioni del torrente nato per raccogliere le acque piovane e poi diventato una distesa di inquinanti.

Il caso mediatico esplode nel marzo del 2019, quando Marchiodoc.it documentò lo stato dell’arte. Quelle immagini arrivarono a Striscia la Notizia che, la settimana successiva, si recò sul posto per effettuare un lungo reportage sul torrente inquinato: ma non solo, perché l’emittente Mediaset si portò avanti con il lavoro effettuando analisi delle acque.

La notizia fece discutere, tanto che anche l’allora ministro all’ambiente, Sergio Costa, a novembre 2019 espresse forte preoccupazione per l’ambiente contaminato in quella fetta di zona industriale esprimendo perplessità e dubbi in una lunga relazione ad hoc. Il 2 luglio 2019 arrivò il sequestro ed un’inchiesta giudiziaria con 120 persone coinvolte tra ex amministratori e imprenditori, poi terminata in una bolla di sapone. Nel mezzo, una sequela di lunghe dichiarazioni di politici di ogni rango.

Oggi invece arriva la notizia del dissequestro, che la l’Amministrazione locale saluta con estremo favore e soddisfazione: è da questo momento, però, che il Lagrimaro dovrà essere ancora più tenuto sotto osservazione, perchè è necessario provvedere alla costruzione di vasche di laminazione ed alla bonifica in tempi serrati (compatibilmente con le lungaggini burocratiche tipiche di questi casi).

La possibilità che si continui a sversare è altissima e servono azioni incisive da parte delle forze dell’ordine per acciuffare quegli imprenditori – alcuni dei quali già coinvolti in sversamenti illeciti- adusi a disfarsi dei propri rifiuti in maniera irregolare.

Vigilare e chiedere un ulteriore impegno alle forze dell’ordine, alla Procura della Repubblica o alla Questura sarebbe un passaggio fondamentale per salvaguarda l’ambiente.


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