Rossella Bruno: “La cultura è un punto di incontro”
La nomina di Rossella Bruno ad Assessore alla Cultura è stata accolta favorevolmente da pressoché tutte le forze politiche cittadine, oltre che dal mondo dell’associazionismo cerignolano che ben la conosce da oltre un decennio. In una città che vive di profonde divisioni che spesso appaiono insanabili, ciò costituisce un ottimo punto di partenza per il lavoro di una personalità al debutto assoluto sulla scena politica. Come l’Assessore Bruno spiega a marchiodoc.it, si tratta di «un motivo di orgoglio e di un riconoscimento del mio impegno in questi anni. Non è però solo un motivo d’orgoglio personale, ma si tratta di un riconoscimento corale perché vi è stato un impegno condiviso con la realtà associativa di OltreBabele da cui provengo e con tutte le realtà cittadine con cui abbiamo fatto rete, senza porre steccati. Per esempio, nell’ambito della Fiera del Libro abbiamo collaborato sia con la Fondazione Tatarella sia con Casa Di Vittorio, schierate politicamente in modo opposto».
In questa ottica, «la cultura rappresenta il punto d’incontro e ci sono buoni risultati. Io ho sempre voluto collaborare con tutti e adesso questa stima mi ritorna utile per la “missione” che mi trovo a svolgere». Il vero problema semmai è stato «l’immobilismo di questi ultimi due anni. Sin dal mio insediamento, sono stata sommersa da richieste e proposte perché c’è sete di cultura». Ed è proprio da questa sete di cultura che occorre ripartire, creando una rete che veda coinvolte tutte le realtà locali (librerie, fumetterie, scuola, associazioni) per rispondere alla domanda di eventi culturali: «È mia intenzione costituire una Consulta che ci permetta di ascoltare i bisogni e le necessità di queste realtà. Il punto è che non c’è mai stato un coordinamento e la Consulta può rappresentare uno strumento per lavorare in maniera organizzata, per proporre insieme soluzioni ed interventi strutturali che dunque non nascano e non muoiano col singolo evento, ma che creino un percorso, un contesto».
L’esperienza ultradecennale di Rossella Bruno in ambito culturale è un fattore decisivo per la sua nuova avventura in politica. Si tratta di un’esperienza che le permette di tener presente adeguatamente i nuovi modi di fare cultura legati alle innovazioni tecnologiche: «Il modo di fare cultura è più dinamico e si è svecchiato non solo in termini anagrafici ma anche in termini di proposte. Ci si sta aprendo sempre di più alla progettazione e a modalità di reperimento dei fondi per la crescita delle associazioni che vanno oltre la sfera istituzionale. Si sono trovate altre vie per la partecipazione ai bandi regionali, europei, ministeriali. In questo senso, le nuove tecnologie sono preziose alleate». D’altra parte, esse hanno imposto un cambiamento nel modo di comunicare. Rifacendosi alla propria esperienza come insegnante, l’assessore spiega: «Io utilizzo e faccio utilizzare molto lo smartphone come strumento didattico. La mia formazione si è molto incentrata sulle nuove tecnologie e il docente è un facilitatore di conoscenze. Utilizzando i nuovi strumenti, lo studente è portato a sentirsi costruttore della conoscenza e vive lo smartphone come alleato in questa costruzione. Dobbiamo dunque cambiare modo di comunicare. Dobbiamo essere più brevi ma più affascinanti».
Per quanto riguarda il futuro di Cerignola, la visione di Rossella Bruno è caratterizzata da un deciso ottimismo: «Certamente si tratta di una mia dote caratteriale. Non sono mai rigida sulle mie posizioni, mi informo e provo ad aggiornarmi. D’altra parte, nella mia professione incontro giornalmente tanti semi che potrebbero dare buoni frutti. Il mio ottimismo nasce dall’incontro con i più giovani, retoricamente descritti come distanti, annoiati e privi di stimoli. Il problema siamo noi adulti, incapaci di calarci nelle esigenze delle nuove generazioni. Quando lo facciamo e riusciamo a trovare una lingua comune con loro, io riscontro ottimi risultati. Questo significa che bisogna saper trovare il meglio nei giovani e su di esso lavorare per il bene di questa città».
Giovanni Soldano
A te che farai il lavoro e avrai l’ impegno più arduo in questo complicato contesto sociale faccio i miei più sentiti auguri.
Non voglio sminuire il lavoro e le problematiche che si troveranno ad affrontare gli altri assessori che a loro volta avranno tanti grattacapi ma se vincerai tu in particolare, vincerá tutta la Città. Tanti auguri.
Cuando il presidende nominera il nome del assesore ombra a la cultura ti dara filo da torce…se poi rispetta la cuota rosa e la nomina donna e meglio ke ti dimetti perke e ben asortito
Scrivi come un imbecille pensando di fare il verso a chi?
A Metta?
Culturalmente sei all’altezza di Franco Metta e lo vorresti ridicolizzare?
Non sei la sporcizia che Franco Metta ha sotto le scarpe e di questo devi esserne sicuro.
Stai esagerando ma da buon vigliacco non fai nomi e cognomi e questo ti qualifica per quello che sei.
I vigliacchi li detesto; ammiro gli uomini che hanno il coraggio di fare critiche dirette senza infingimenti.
Il Presidente, come lo chiami tu, quelli come te nemmeno sa che esistono.
Sei una nullità.