Conte “u’ mninn” torna nella sua Cerignola: “Da qui riparta il risveglio della Nazione” | FOTO e VIDEO

L’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte è tornato nella “sua” Cerignola per sostenere la candidatura del Movimento 5 Stelle e del candidato sindaco del centrosinistra Francesco Bonito. Un bagno di folla ha accolto l’ex premier, arrivato in piazza Duomo intorno alle 12:40.

Conte ha ricordato la sua infanzia: suo papà, Nicola, originario proprio di Cerignola, lo portava in estate a trovare i nonni: “Apprezzo questa meravigliosa accoglienza, voi sapete che sono legato a questa città. Quante volte in questo duomo, qualche giorno fa c’è stata la Madonna di Ripalta: quando ero piccolino venivo a trovare i nonni, Achille e Felicetta Palieri, quando mi venivano arrivare dicevano: ‘E’ arrivato u mninn’. Adesso sono diventato un po’ più grande, la vita mi ha portato fuori come tanti giovani, lontano da questa terra. Sono un figlio di questa terra, sono andato a studiare con tanti sacrifici per crearmi un percorso di vita personale e professionale, ma il legame con questa terra non potrà mai essere cancellato”, ha detto Conte.

Un confronto con i cittadini, anticipato dall’intervento del candidato Francesco Bonito: “Cerignola ti ama – ha detto il candidato rivolgendosi all’ex premier – e ti vuole sempre più in alto nella politica nazionale. È una campagna elettorale difficile e anomala perché accanto alla democrazia si affianca la malavita, ma qui c’è la Cerignola pulita, la Cerignola degli onesti, la Cerignola di Giuseppe Conte. È grazie al suo aiuto che chiediamo pressantemente che l’autorità centrale ci deve essere vicino, abbiamo uomini e donne per farlo. Abbiamo tante cose da fare: Conte ha pensato alla nostra città, non lo dimenticheremo”.

L’ex presidente del consiglio Giuseppe Conte ha poi tracciato una mappa degli interventi per il sud: passando dal Contratto Interistituzionale di Sviluppo per la Capitanata “perché queste regione vanno accompagnate ad una crescita economica e di sviluppo sociale facendo sistema. Non bastano singole misure, ma ne abbiamo fatte tante: i giovani e le donne hanno tante possibilità oggi di fare impresa, ma dobbiamo intervenire in una logica di sistema. Ho messo insieme tutti i sindaci, tutti  i rappresentanti di categoria a proporre progetti: li abbiamo selezionati in pochissimo tempo e i primi interventi sono già in cantiere”, ha spiegato Conte.

 “Questa dote finanziaria che abbiamo portato in Italia (il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ndr) sembrava un sogno irrealizzabile, impossibile. Quando sono partito avevo solo una certezza: il mio Paese sta vivendo una distruzione totale, economica, sociale o psicologica: o porto i soldi a casa o porto i soldi a casa. La politica ha un imperativo morale: dobbiamo spendere questi soldi per migliorare la qualità di vita di noi cittadini”, ha detto Conte. Transizione ecologica, transizione digitale, giustizia e inclusione sociale i capisaldi del nuovo corso del Movimento Cinque Stelle.

Quindi l’appello al voto: “Ci ricattano con gli affetti e con la conoscenza. A me interessano i progetti per Cerignola, per il mio paese, per la nostra comunità. Quando metterete la crocetta sceglierete un progetto per questa comunità: lo volete nel segno della transizione ecologica, senza colate di cemento, con le comunità energetiche. Abbiamo bisogno di continuità tra il governo delle città di un paese come Cerignola e un governo della nazione: non possiamo creare un divario. A livello territoriale si vota il progetto, il futuro, non l’amico o il parente”, ha detto Conte.

Per il leader del Movimento Cinque stelle però ci sono “valori non negoziabili”: “In una città che soffre tanto anche per la delinquenza e criminalità organizzata, che è un cancro che ruba risorse ed energia alla gente onesta. Laddove vede creazione economica si butta addosso prosciugando tutto, è un cancro da combattere tutti insieme. Il principio di legalità come obiettivo fondamentale, contrasto a ogni forma di criminalità e corruzione: Cerignola ha un tessuto sano, siete voi, ancor di più qui. Non accontentiamoci solo del rispetto formale delle norme, facciamo partire un risveglio per la nazione nel segno dell’etica pubblica, diamo il segnale. Questa città ha espresso storicamente una grande coscienza civica: Giuseppe Di Vittorio. Dietro c’è un percorso con grandi ideali e convinzioni, in Giuseppe Di Vittorio figlio di questa terra c’è stata la forte indicazione di una solida coscienza morale. Noi ci siamo”, ha concluso Conte.