giovedì, Dicembre 12, 2024
Capitanata

Sit-in dei migranti di Borgo Mezzanone alla prefettura di Foggia: più diritti per i braccianti

Marchiodoc - Sitin Prefettura Migranti
Marchiodoc – Sitin Prefettura Migranti

“I nostri diritti sono negati. L’iscrizione all’anagrafe non possiamo averla. Non possiamo avere neanche il medico di base. Non possiamo affittare una casa perché la paga è misera. Non possiamo rinnovare il permesso di soggiorno perché non fanno il contratto di lavoro. Anche noi siamo degli esseri umani”, hanno gridato le donne braccianti scese in piazza a Foggia l’8 Marzo, in occasione della giornata internazionale dei diritti della donna”.

Con queste parole il sindacalista Aboubakar Soumahoro ha guidato una folta manifestazione partita direttamente da Borgo Mezzanone ed arrivata in piazza della prefettura a Foggia, dove i migranti hanno manifestato per rivendicare i propri diritti. Tra i temi affrontati nel giorno della donna, la disparità salariale, lo sfruttamento, la precarietà e la ghettizzazione abitativa.

“Le donne braccianti si vedono negare il diritto all’iscrizione anagrafica, nonostante abbiano i requisiti. Questo le impedisce di avere un medico di base ed effettuare visite ginecologiche. Queste donne sottopagate sono scese in piazza oggi #8marzo per rivendicare i diritti negati”.
“È una giornata carica di emozioni, che esprime la nostra sete di diritti e la nostra fame di dignità. Lottiamo perché siamo stanche di essere trattate come oggetti ad uso e consumo, e perché le nostre figlie non debbano mai vivere ciò che siamo costrette a vivere” aggiunge una bracciante.

Aboubakar Soumahoro ha poi aggiunto che “oggi, 8 Marzo, non è una giornata di festa, è una giornata di lotta e di denuncia contro una ipocrisia istituzionale che mentre proprio oggi torna a parlare di diritti e di dignità delle donne si dimentica che negli altri giorni dell’anno le donne vengono sfruttate. C’è una grande disparità salariale e, allo stesso tempo, ci sono donne invisibili lungo la filiera del cibo, di qualsiasi provenienza, che chiedono diritti”.

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Bongo
3 anni fa

E perché credete che vi facciano arrivare a vagonate??

Hanno bisogno di schiavi che abbassino anche i diritti di chi li ha guadagnati in decenni di dura lotta in favore di una globalizzazione che mira a renderci tutti più schiavi delle grandi lobby.

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