giovedì, Aprile 25, 2024
Cultura

La “Padre Pio” incontra l’Europa con i progetti Erasmus+

La "Padre Pio" incontra l'Europa con i progetti Erasmus+

Tre nuovi progetti Erasmus + accompagneranno per il prossimo biennio il percorso degli alunni della scuola secondaria di 1^ grado “Padre Pio”, grazie all’impegno della Dirigente Lucia Lenoci e dei docenti, che hanno continuato ad implementare innovativi percorsi di crescita per i propri allievi, pur tra le difficoltà causate dall’emergenza sanitaria.

Dopo le esperienze positive vissute con entusiasmo durante lo scorso biennio, alunni e docenti si accingono a dar vita a tre interessanti progetti sulla lettura, l’arte e il benessere psico-fisico. Il primo dei progetti approvati, “School libraries”, mira a promuovere l’amore per la lettura e a potenziare il ruolo delle librerie scolastiche, obiettivi perseguiti con determinazione e passione nel nostro Istituto Comprensivo. Gli alunni dei Paesi partner del progetto, Italia, Grecia, Polonia e Portogallo, leggeranno classici della letteratura sulla discriminazione e la Shoah: “Il bambino col pigiama a righe”, il “Diario” di Anna Frank, “La ladra di libri” e ”Il fiocco rosa”.
Il secondo progetto “Eat best, move most and do best” (Mangia meglio, muoviti di più e fai del tuo meglio), che i nostri alunni realizzeranno con i compagni di Portogallo, Slovacchia e Turchia, mira a promuovere corretti stili di vita e ad abbattere le barriere che ostacolano l’apprendimento.

L’ultimo progetto “Culture is our common treasure” (La cultura è il nostro tesoro comune), si propone di promuovere la conoscenza e l’amore per il patrimonio artistico dei paesi partner del progetto: Italia, Grecia, Portogallo e Ungheria; di incoraggiare l’insegnamento di arte e musica attraverso le nuove tecnologie favorendo la creatività degli allievi e la loro consapevolezza culturale.

La condivisione delle attività tra le scuole europee avverrà, per il momento, in modalità telematica sulla piattaforma TRELLO , in attesa che l’auspicato miglioramento della situazione sanitaria consenta di vivere nuovamente “dal vivo” l’emozione di incontri e scambi tra alunni e docenti.

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