venerdì, Aprile 26, 2024
Cronaca

Renna scorda il comandamento: non dire falsa testimonianza. VIDEO

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Duomo Tonti

Ha parlato sino ad oggi di Fake News, di bufale, per scostarsi dallo scandalo che lo ha travolto sui rapporti tra Chiesa e aziende finite nella relazione con la quale è stato sciolto il consiglio comunale di Cerignola per mafia. Ci aveva messo un bel po’, Renna, a pronunciare la parola “infiltrazioni mafiose” nell’amministrazione Metta (l’intera frase non è ancora riuscita a dirla o a scriverla per intero, parla genericamente), tanto che proprio Marchiodoc.it è stato da pungolo affinchè la Chiesa prendesse posizione su una vicenda epocale per la comunità ofantina. Solo dopo i nostri articoli, e solo dopo l’intervento (traversale) di diversi esponenti della politica che lo hanno bacchettato, Renna ha preso coscienza della situazione. In maniera un po’ bislacca, minimizzando con frasi shock del tipo “la mafia Cerignola è soft perché non spara in strada”.  

Alle strette per l’inchiesta di Marchiodoc.it e de La Gazzetta del Mezzogiorno, inchiodato dalle ammissioni sulla mancata trasparenza da parte dei suoi stessi uomini, Renna ha iniziato a mentire. Un elenco in sei punti di bugie e ambiguità.




“Le Confraternite hanno un proprio statuto”. Detta così, quasi a voler prendere le distanze dall’operato delle congregazioni rispetto all’affaire cimitero, sembra che le Confraternite e le loro scelte nulla abbiano a che vedere con la Chiesa e che siano enti autonomi. È vero? Sì, le Confraternite hanno un loro statuto. Ma cosa c’è scritto? Lo statuto delle Confraternite è molto chiaro. All’articolo 135 si legge: “Solo al vescovo diocesano competono sia l’interpretazione autentica di questo statuto sia la modifica di esso, sia eventuali deroghe”. Altro che autonomia! Ma non solo. L’articolo 1 dello statuto recita testualmente che la confraternita “è eretta con decreto vescovile”. Che non sia propriamente autonoma, inteso come ente a se stante, lo dimostra anche l’articolo 6: “I beni della Confraternita sono amministrati sotto la giurisdizione e l’alta direzione del vescovo diocesano”. Lo Statuto è un elenco di punti di assoggettamento della Confraternite alla Chiesa e al vescovo, come dimostra anche l’articolo 38, in cui si apprende che perfino “le assemblee elettorali sono presiedute dal delegato del vescovo”.

Articoli in uno degli statuti delle Confraternite



“Noi trattiamo solo con il comune”. Ha fatto molto discutere la compartecipazione della Chiesa sugli Ex Stalloni, così come il patto segreto sul cimitero. Alla base delle recriminazioni, le trattative della Curia con aziende finite nell’occhio del ministero, che ha sciolto per mafia il comune di Cerignola. In merito Renna dice: “Abbiamo trattato solo con il Comune”. Eppure l’ex sindaco Metta, in una ricostruzione mai smentita, quindi da ritenersi verosimile, sottolinea: “Ricordo perfettamente: ad un capo e l’altro del tavolo c’eravamo io e il vescovo. Abbiamo invitato i contendenti (Confraternite e ditta privata del cimitero, ndr) a stare allo stesso tavolo e li abbiamo messi d’accordo”.


Le versioni di Renna e Metta (quest’ultima mai smentita)



“Le Confraternite hanno informato gli utenti”. Renna mente. Non è stato informato alcun cittadino sul patto segreto tra Confraternite e ditta che gestisce il cimitero. Anzi, le Confraternite hanno cercato di boicottare il privato invitando l’utenza a non pagare. Dopo, ad accordo compiuto, contrariamente a quanto dice Renna, non è stata data notizia alla città. Ad ammetterlo il presidente del coordinamento delle Confraternite, Gerardo Leone, che a precisa domanda sul perché non sia stata avvisata la popolazione sull’accordo avvenuto, ha detto: “Non lo abbiamo ritenuto opportuno”. Don Pasquale Cotugno, sul punto, ha rilanciato: “Facciamo tesoro, cercheremo di essere più trasparenti”.  


Nessun avviso al cittadino



“Le Confraternite hanno avuto degli svantaggi”. Una ricostruzione palesemente falsa. Con l’ingresso della ditta privata nella gestione del cimitero le Confraternite, ovviamente, hanno perso ogni diritto sulla gestione dei canoni delle lampade votive. Tanto che la ditta aveva inserito quelle cifre nel proprio piano economico finanziario, come fa ogni ente. Da quell’accordo, dunque, le Confraternite ci guadagnano, come ha detto il presidente Gerardo Leone, 4 euro per ogni lampada votiva. Quale svantaggio, se da 0 euro si passa a 4 euro a lampada per circa 9000 lampade (il tutto da moltiplicarsi per 25 anni?).  

I vantaggi per le Confratenite: da 0 a 4 euro a lampada


“La via del silenzio” (solo quando conviene). Il 30 dicembre Renna annuncia nella nota “Lo stile della nostra realtà eccleasiale”: “Scelgo la via del silenzio, che è espressione di rispetto verso ciascuno e verso tutti, e che è operoso nello stile della nostra realtà ecclesiale, per sottrarre situazioni e persone a sterili speculazioni e a notizie non vere”. Eppure dopo tre giorni il suo viso, meno sorridente e più teso, campeggia sulle tv locali e sui siti internet. Dove rilascia dichiarazioni senza domande, come fosse un Metta qualsiasi.


L’incontro privato richiesto a Marchiodoc.it. Renna parla di Marchiodoc.it come di un sito che “non ha ragione di esistere”, come produttore di “fakenews”. E allora, perché ha cercato insistentemente un incontro privato con noi se quelle che avevamo detto e scritto erano fakenews? Perché ci ha dato, tramite un suo emissario, più appuntamenti? Perché poi ha annullato l’incontro (fissato guarda caso dopo la conferenza del 23/12/2019) una volta aver visto che, nonostante il suo invito, la nostra linea sugli affari della Chiesa non è cambiata di un millimetro?

Michele Cirulli



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Tommaso
4 anni fa

Vergognoso e raccapricciante. Un vero duetto massonico… Il tutto a costo zero. Caro “vescovo” portare la croce… È rinnegare il male perché la mafia è male. Non credo che sua “eccellenza” non si SIA accorto che il tutto puzzava di zolfo. Occultare la verità, il silenzio =”mafia” Tutto a costo zero. Gesù, ci insegna che lui è la via, verità e vita. Così facendo siamo protetti dal male affare. La pace sia con noi.

PAPA FRANCESCO PER FAVORE
4 anni fa

Intervieni PAPA

Gianni
4 anni fa

Ma avete finito gli argomenti?

Dartagnan
4 anni fa

Si può fare una petizione per cambiare vescovo? Chiedo

Giornalaio
4 anni fa
Reply to  Dartagnan

Vai dal “perfetto”. Lui può “sciogliere” il vescovo ed è probabile che nomina te come”PASTORE”.

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