sabato, Luglio 27, 2024
Capitanata

Margherita di Savoia – grave 60enne punto da ‘vedova nera’: lo salva il siero arrivato da Pavia

La puntura del ragno provocato sudore, convulsioni, dolori articolari, muscolari e all’addome, fino a quando l’uomo è finito in una situazione definita “critica”. L’antidoto è arrivato in aereo da Linate a Bari

Salvo grazie a un siero specifico, somministrato per la prima volta in Italia, dopo essere stato punto da una malmignatta: si tratta di genere di ragno mediterraneo molto pericoloso, potenzialmente letale, che appartiene alla famiglia della vedova nera. Protagonista un 60enne morso alla gamba mentre era al lavoro negli arenili alla periferia di Margherita di Savoia, nella Bat, e ora ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale Dimiccoli a Barletta.


L’uomo nel pomeriggio di sabato 13 luglio era stato trasportato dagli operatori del 118 di Zapponeta al pronto soccorso dopo aver avvertito convulsioni, dolori articolari, muscolari e all’addome. I medici, che avevano immediatamente definito “critica” la situazione, si sono rivolti al Centro nazionale antiveleni Maugeri di Pavia, che dopo la diagnosi di avvelenamento, in una frenetica corsa contro il tempo, hanno inviato il siero specifico anti-vedova nera.

Rapidissima è partita la macchina dei soccorsi disposta dalla prefettura di Barletta, che in collegamento con quella di Pavia ha disposto il trasferimento del farmaco da Pavia all’aeroporto di Linate con una staffetta della polizia stradale e da lì su un volo di linea Alitalia fino a Bari. Sempre gli agenti della polstrada hanno trasportato l’antidoto dall’aeroporto di Palese all’ospedale di Barletta, dove nella notte, dopo un’ora e mezzo somministrazione, il paziente è stato stabilizzato: al momento non è in pericolo di vita. I medici del pronto soccorso dell’ospedale Dimiccoli, autorizzati all’acquisto del farmaco dalla direzione sanitaria, parlano di una “regressione della sintomatologia”, vale a dire delle contrazioni muscolari e il tremore che erano durati fino all’arrivo del siero.


“La diagnostica da puntura di vedova nera è molto difficile”, commenta Carlo Locatelli, direttore del Centro nazionale antiveleni di Pavia. “Se non si interviene rapidamente possono verificarsi complicazioni serie, con conseguenze molto gravi che possono portare anche alla morte. In Italia casi di questo tipo possono verificarsi nelle regioni con alte temperature come quelle del Sud, quando si manifestano un caldo precoce e forte umidità. Questa annata è a rischio, proprio perché ci sono le condizioni tipiche che ne permettono la dischiusura delle uova e lo sviluppo delle larve”.

“La nostra è stata una corsa contro il tempo – ha aggiunto Locatelli ricordando quanto accaduto in Puglia – Dopo che l’ospedale di Barletta ci ha riferito i sintomi del sessantenne, abbiamo subito pensato che potesse essere stato punto da quel tipo di ragno e abbiamo inviato intorno alle 16 l’antidoto specifico. Dopo circa tre ore il paziente è stato curato e messo in salvo. Ringraziamo anche le prefetture e le forze dell’ordine che ci hanno aiutato per velocizzare le procedure”.


Sulla vicenda è intervenuto anche il direttore generale della Asl Bat, Alessandro Delle Donne: “Quello che è accaduto a Barletta è prova di una grande capacità di intervento e di una ancora più spiccata intuizione. I miei ringraziamenti più sentiti vanno a tutta l’équipe del pronto soccorso, al suo direttore Giuseppe Di Paola e a tutti gli operatori che sono intervenuti in questa storia straordinaria”. E ancora: “Devo ringraziare in maniera particolare anche la prefettura di Barletta per aver organizzato con estrema celerità il volo da Milano e il trasporto dall’aeroporto di Bari dell’antidoto che ha permesso di salvare l’uomo. Un plauso sentito il mio e di tutta la direzione strategica per una capacità di intervento e di collaborazione istituzionale che ha permesso di ottenere questo risultato: il paziente ora è fuori pericolo, è tenuto sotto osservazione ma è le sue condizioni sono in netto miglioramento”. (repubblica)


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