sabato, Luglio 27, 2024
Politica

Specchio: “Rendine parla di Tari, ma non ha fatto cadere Metta”

«Tra i volti di chi ha permesso, nel 2018, l’aumento della Tari, Tommaso Sgarro e i suoi hanno dimenticato di inserirci Mario Rendine, la cui assenza l’anno scorso fu indispensabile al sindaco Franco Metta non solo per evitare di andare a casa, ma anche per deliberare l’aumento del 36% della tassa sui rifiuti». Non usa mezzi termini Vincenzo Specchio, oggi Lega, rispetto alla locandina diffusa dal centrosinistra con i volti di chi ha votato quell’incremento.



«Io non ho mai votato, eppure mi ci hanno messo dentro. Dimenticando che l’assenza di Rendine fu la vera stampella per Metta», ribadisce Specchio. Al momento del voto, nella seduta di luglio 2018, Vincenzo Specchio, allora in maggioranza, decise di abbandonare l’aula e decretò,
da quel giorno, il suo passaggio in minoranza fino all’approdo nel partito di
Matteo Salvini. Dunque “oggi Sgarro e i suoi vanno sui palchi a proporre soluzioni per la Tari: la soluzione migliore era mandare a casa Metta l’anno scorso, quando non aveva i numeri, ed invece gli hanno permesso di
governare ancora con tasse esagerate. Grazie a Sgarro e Rendine», commenta l’esponente leghista in consiglio comunale.



Che non risparmia un ulteriore attacco polemico: «Apprendo con stupore che Sgarro ha abbandonato la strada della class action, cioè dell’iniziativa legale di massa. Prima ci dice che ha raccolto 5mila cartelle e che a sue spese avrebbe provveduto alla class action, adesso invece cambia strategia:
niente class action ma un unico ricorso alla commissione tributaria. Evidentemente è partita la campagna elettorale e al posto di farla sulle verità, la fanno sulle bugie», sottolinea ancora il consigliere comunale della
Lega, Vincenzo Specchio.
«Hanno preso in giro i cittadini due volte: quando hanno aiutato il sindaco Metta con la sua amministrazione ad alzare la TARI e quando hanno proposto un provvedimento come la class action e poi si sono tirati indietro
beffando l’intera città», conclude il leghista molto polemico con chi oggi sia pur da posizioni diverse contesta l’aumento della Tari e la qualità del servizio espletato nelle strade di Cerignola.


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