venerdì, Ottobre 25, 2024
Cultura

Il coprifuoco a mezzanotte ammazza la Movida?

Fa discutere il nuovo regolamento dei vigili urbani di Cerignola varato dal comandante Francesco Delvino. Soprattutto, a far riflettere e ad interrogare gli operatori del territorio, è la normativa che prevede il coprifuoco a partire dalle ore 00:00, quando i titolari dei pub dovranno spegnere la musica o abbassarla affinchè non disturbi la quiete pubblica.

 
Una restrizione che comunque potrebbe andare in deroga con apposite ordinanze del primo cittadino e con autorizzazioni specifiche per determinati eventi. Il nuovo regolamento di Polizia Locale, che riformula quello in vigore nel 1932, non ha mancato di suscitare polemiche.
Alle ore 24.00 qualunque bar, pub e luogo di trattenimento dovrà  spegnere la musica qualora le emissioni sonore si sentano all’esterno del locale. Così hanno deciso Metta e Delvino. Che sia sabato o mercoledì, che sia estate o inverno, che il locale sia all’aperto o al chiuso, a mezzanotte scatta il coprifuoco e fioccheranno le multe, sottolinea il capogruppo del Partito Democratico Daniele Dalessandro che rimarca come la decisione sia stata adottata in violazione della Legge Regionale n. 24 del 16 aprile 2015 denominata Codice del Commercio: l’articolo 9 dice chiaramente che gli orari di compatibilità  acustica devono essere concordati con le associazioni di categoria, che non sono mai state incontrate sull’argomento. 
A nulla servono le rassicurazioni del primo cittadino Franco Metta sulla concessione di permessi (speriamo non sulla base della simpatia, accusa Dalessandro), perchè il rischio di generare un nuovo esodo verso altre mete notturne pare essere dietro l’angolo: Abbiamo lottato come leoni per chiedere questa modifica e per ritardare la cessazione delle emissioni sonore almeno il sabato, perchè “ osserva il capogruppo dem- anche se sembra un fatto apparentemente di poca importanza ha fortissime ripercussioni sulle attività  commerciali serali e nel mondo dell’intrattenimento giovanile. Adesso i giovani hanno un motivo in più per mettersi in macchina e andare fuori.
Il provvedimento pare esagerato anche per Giuseppe Schiavone, tra i gestori del laboratorio urbano Ex Opera ubicato su Piano San Rocco, e che negli anni ha subito le lamentele del vicinato proprio per le emissioni sonore. E’ un bene che si vada a regolamentare qualcosa che oggi è senza regole- premette il giovane titolare- ed anche se noi non siamo locale notturno, ci chiediamo a cosa andremo incontro in questo modo: ci saranno solo pizzerie? A Cerignola, città  di 60mila abitanti, non ci sono centri di aggregazione e di intrattenimento e i ragazzi sono costretti ad affollare i locali della Bat. Spero che si possa essere più elastici almeno il venerdì ed il sabato si potrebbe allungare di un’ora, un’ora e mezza la durata della musica.
Anche per i titolari dei locali che si trovano fuori dal perimetro della movida Mercadante-Roosvelt, come il pub Arcimboldo, ubicato in zona Fornaci, a prevalere dovrà  essere il buonsenso: Ritengo giusto rispettare le esigenze dei cittadini. Noi siamo vicini ad un residence e cerchiamo di tutelare gli ospiti anche quando facciamo le nostre serate di musica live, di karaoke o di giochi. Mi auguro però che ci sia anche elasticità  e buonsenso da parte di tutti: gestori, amministratori e residenti, dice Francesco Gallo.
La nuova ordinanza però deve fare i conti con le abitudini radicate dei cerignolani. Piazza Matteotti, luogo di ritrovo giovanile, si riempe quasi esclusivamente da mezzanotte in poi. Succede perchè se il negozio di scarpe batte l’ultimo scontrino alle 21:30, è normale che la commessa venga da noi alle undici e mezza- dice Nicola Lopane del Safarà – ed è un effetto a catena. Se questo regolamento serve a spingere i ragazzi fuori di casa prima, non può che farmi piacere, ma dovrebbero essere controllate anche le altre attività  commerciali e non solo l’ultimo anello, che siamo noi.
E’ allucinante che il centro della serata, da noi, arrivi a mezzanotte inoltrata. è una dinamica che altrove non esiste. Come in tutte le cose ci vuole buonsenso ed è necessario che chi è deputato a controllare lo faccia anche con strumentazioni e attrezzature, perchè se magari la musica nel mio locale non infastidisce nessuno, non vedo perchè dovrei essere multato. Se dovrò spegnere prima la musica, i miei concerti in estate li farò prima, conclude Lopane.
Michele Cirulli
 

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