sabato, Luglio 27, 2024
Cultura

Il nuovo vescovo arriverà  il 16 gennaio: ecco chi lo accoglierà 

Il cambio al vertice della diocesi Cerignola-Ascoli Satriano avverrà  il 16 gennaio 2016 e sarà  in quella data che monsignor Luigi Renna prenderà  il posto di Felice DI Molfetta, a capo della Curia dal 2000 e protagonista di 15 anni di mandato in chiaroscuro.

 
In piazza Duomo fervono già  i preparativi ed è stato organizzato il comitato che si occuperà  dell’accoglienza del nuovo pastore spirituale della comunità : i primi ad incontrare e seguire passo dopo passo monsignor Renna saranno gli uomini più vicini a Di Molfetta.
A coordinare i passaggi della sua immissione in ruolo sarà  don Carmine Ladogana, vicario di Di Molfetta, passato alle cronache per la violenta litigata con l’ex assessore Michele Romano, che lo schiaffeggiò pubblicamente nel gennaio del 2014 in seguito alle diatribe sull’interventismo della chiesa in politica, uno dei passaggi più controversi dell’esperienza Di Molfetta che non ha smesso, ancora oggi, di creare malumori nel mondo della Chiesa. Il mondo cattolico aspetta una svolta proprio da questo punto di vista e non è un caso che le prime parole di Renna, riguardo i rapporti inter-istituzionali, siano state accolte con attenzione dalla platea dei credenti: Pur nella distinzione e autonomia della nostra identità  e del nostro ruolo, sentiamo che ci unisce un grande obiettivo, quello del bene comune della nostra gente, non somma di beni individuali, ma bene integrale.
All’accoglienza delle autorità  ci penseranno Salvatore Paolicelli, grand’ufficiale dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme Delegazione di Cerignola e membro di commissione del Collegio dei Revisori dei Conti Pia Opera Anna Maria Rossi; con lui ci sarà  Vito Colangione, presidente della Onlus San Giuseppe, priore della confraternita dell’Assunta e nel Consiglio Diocesano per gli Affari Economici.
A Gerardo Leone, presidente delle confraternite, tra i candidati di punta della lista i-Cattolici ispirata da Di Molfetta, spetterà  coordinare i rapporti con i priori e con le parrocchie per l’accoglienza del nuovo vescovo, il cui corteo sarà  organizzato dai sacerdoti più vicini a Di Molfetta e quelli che più di tutti hanno difeso a spada tratta l’operato del vescovo uscente in pubblico: tra gli afecionados don Pasquale Ieva, che durante la campagna elettorale fece outing politico rispetto al sostegno della chiesa nella politica, sollevando un grande polverone; vi sarà  anche il parroco della chiesa di San Leonardo, don Vincenzo Dercole, recentemente al centro delle polemiche per la propaganda mettiana a fine celebrazione. Lo staff che li accompagnerà  sarà  formato da don Vincenzo Dibartolomeo, don Ignazio Pedone, don Leonardo Torraco. Nell’organizzazione della cerimonia ci saranno anche Nicola Merlicco, professore vicino al vescovo uscente, e Pio Cianci, braccio destro di Gerardo Biancofiore e tra i responsabili della Gothe, la società  che negli anni ha tappezzato quasi tutti i tetti delle chiese della diocesi con pannelli fotovoltaici.
A curare i rapporti con il Comune ci sarà  Salvatore Amato, capo di gabinetto del sindaco Metta recentemente al centro delle polemiche per il ricco stipendio di seimila euro mensili finito in corte dei conti. Non poteva mancare il capo ufficio comunicazioni sociali della diocesi, Giuseppe Dibisceglia, che ha fondato l’esperienza i-Cattolici al fianco dell’attuale sindaco.
Il comitato è provvisto anche di apposito ufficio stampa, nelle mani del corrispondente della Gazzetta del Mezzogiorno Antonio Tufariello. L’abbraccio del vecchio apparato sul nuovo vescovo è appena iniziato.
Michele Cirulli

 
 
 
 

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