Cerignolano ucciso a Troia. Il legale: “”Nessuna vendetta, vogliamo solo chiarezza””
Dopo aver udito dei rumori sospetti, un agricoltore di Troia, il 52 enne Michele Marchese, ha esploso tre colpi di fucile verso il presunto ladro, Antonio Diciomma, cerignolano di 67 anni, uccidendolo.
è successo ieri in un casolare ubicato sulla SP125, nel luogo in cui il proprietario dell’appezzamento di terra ha detto agli inquirenti di aver sparato a scopo intimidatorio.Ma con tutta evidenza la sua ricostruzione non è stata convincente perchè l’accusa che pende sul suo capo non è quella di omicidio colposo, come si era dedotto in prima battuta, ma di omicidio volontario. Marchese avrebbe sparato tre colpi con l’intento di uccidere quello che ha ritenuto essere un ladro intrufolatosi nella sua proprietà . L’ultimo sparo è stato mortale, perchè ha colpito la vittima alle spalle. Stamattina è stato individuato il medico legale che nelle prossime ore si preoccuperà di effettuare l’esame autoptico sul cadavere di Diciomma.Bracciante agricolo, 67 anni, di origini cerignolane, la vittima probabilmente non era sola, ma in compagnia di almeno un altro uomo, della cui identità non si ha notizia. Avevano praticato un foro alla recinzione del podere di Marchese, in zona Case Rotte a Troia, ed erano entrambi col volto travisato. Marchese aveva anche piccoli precedenti penali, tra l’altro datati.
I miei clienti- dice il legale della famiglia Diciomma, Pietro Barbaro- non vogliono vendetta, ma hanno intenzione di capire soltanto ciò che è successo. è improbabile che un uomo che spari tre volte non si prefiguri che possa uccidere qualcuno. Anche l’esame balistico potrà confermarci questa impostazione, visto che gli spari per dissuadere di solito avvengono in aria e non ad altezza uomo, tra l’altro dall’alto dell’abitazione verso il basso. Vogliamo solo capire quale sia stata la vera dinamica. Abbiamo rispetto di tutti: ma in questa circostanza merita rispetto soprattutto chi ha perso la vita per una reazione spropositata ad un tentativo di furto che è tutto da verificare. è stato proprio Marchese ad avvertire i carabinieri dopo aver aperto il fuoco con il suo fucile a pompa calibro 12.