sabato, Luglio 27, 2024
Politica

Colucci in, Mandrone&Saracino out, Lenoci su tutte le furie

Giuliana Colucci è il settimo assessore della giunta Metta e gestirà  la delega della cultura. A darne conferma è la diretta interessata dopo la inaspettata proposta ricevuta dal neo sindaco. Nel frattempo, Adriano Saracino e Giuseppe Mandrone non sono più dirigenti del settore Finanziario e del settore sicurezza.

 
Ho dovuto superare molte resistenze personali per poter accettare questo onorevole incarico, il mio percorso come ho già  detto in altre sedi, è stato assai diverso da quello realizzato dalla coalizione che oggi governa. Io accetto perchè credo fortemente nella forza e nel valore della Cultura, una Cultura che accoglie, che unisce, che produce bellezza e benessere, piacere e crescita, che rafforza l’identità , l’orgoglio di appartenenza ma che si confronta con il vicino e il lontano in una dimensione integrata, cooperativa, reticolare. Vedo il mio impegno non già  come carica politica, piuttosto come un contributo tecnico, sono un dirigente scolastico, dice il neo assessore.
La condizione posta al sindaco è che lo sviluppo culturale sia tra le priorità  del tuo programma. Caro Franco, allora io accetto ma per essere garante di questo tuo pubblico impegno e quando questo non sarà  rispettato io sarò lì che pubblicamente ricorderò e pretenderò l’attuazione delle promesse fatte in campagna elettorale. Voglio essere protagonista di un nuovo modo di fare politica che preveda non l’aprioristica negazione di qualsiasi progetto, ma nella chiarezza dei valori di onestà , rispetto e lealtà  in cui muoversi, sia propositiva e cooperativa aggiunge la dirigente.Queste le linee guida della cultura del futuro: Questa competizione elettorale ha avuto il merito di aver messo in moto energie nuove, fresche e positive, i nostri giovani hanno dimostrato entusiasmo e capacità , si sono rimboccati le maniche e hanno lavorato tanto e vorrei che anche coloro che oggi sono all’opposizione vivano il loro ruolo in modo propositivo: i progetti buoni passano, quelli da migliorare si migliorano, quelli cattivi si cassano.
E mentre Franco Metta saluta l’adesione dell’ex candidato sindaco di NCD (Sono felice che Giuliana abbia scelto di vivere da vicino il mio progetto politico, quello di creare un “”laboratorio”” nel quale la nuova classe dirigente, a prescindere dallo schieramento di appartenenza, possa crescere e svilupparsi) c’è chi, nella cicogna, sembra non averla presa affatto bene. Si tratterebbe di Lucia Lenoci, dirigente scolastico della scuola Di Vittorio, già  indicata nel 2010 come ipotetico assessore dell’allora ipotetica giunta Metta. Come raccontano i bene informati, dopo la proposta avanzata a Colucci, ci sarebbe stato un duro faccia a faccia tra Lenoci e Metta, con toni accesi e porte in faccia: la cicognina si sarebbe aspettata un maggiore riconoscimento in considerazione dei 6 anni di militanza nella fase più dura e problematica del movimento civico, nel quale si è candidata incassando appena 93 preferenze.
Netto il sindaco: La legge attribuisce al sindaco il potere di scegliere gli assessori ed è esattamente quello che ho fatto. Il Sindaco sono io. Io decido. E’ la legge che lo stabilisce. Le regole diverse non sono quelle vere, ma quelle introdotte dai Gentile e dai Giannatempo di tutta Italia.  Mal di pancia, quelli di Lenoci e della sua collaboratrice, che potrebbero non essere gli unici. Lo zoccolo duro della Cicogna, dati alla mano, non  è uscito rinvigorito da questi primi giorni di amministrazione.
 

 
 
 

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