Documenti anagrafe, Metta: “E’ successo di tutto, perchè nessun PM apre un’indagine?”

Per l’ex sindaco Franco Metta il punto focale della vicenda dello sversamento e incendio di rifiuti comunali nelle campagna di Cerignola è uno solo: nessuno indaga e approfondisce ciò che è successo, e che sta succedendo, a Palazzo di Città.

“Sono stati ritrovati documenti sensibili provenienti dagli uffici comunali. Bonito dapprima replica insultando e contando sulla impunità, nega la veridicità della faccenda e la responsabilità del Comune dicendo che gli atti fossero nella disponibilità di fantomatici enti o associazioni. Il giorno dopo- ricostruisce Metta- dei criminali danno fuoco ai documenti. Striscia la Notizia, poi, conferma che la ricostruzione di Marchiodoc è vera. La troupe di Mediaset arriva in Comune e dalla stanza del sindaco provengono urla disumane. Essendoci fuori le televisioni, ovviamente è uscita Teresa Cicolella, che non perde occasione”.

“Improvvisamente – prosegue l’avvocato- quella notizia che il giorno prima era stata considerata falsa, il giorno dopo diventa vera. Responsabile? Per Cicolella è la ditta che sta eseguendo i lavori a Palazzo Carmelo. Pertanto – è il ragionamento di Metta- le responsabilità andrebbero cercate proprio nei rapporti tra privati e pubblico, almeno stando alla ricostruzione che Cicolella stessa ha fatto in diretta nazionale.

“Cicolella – dice Metta- attribuisce alla ditta la responsabilità di aver abbandonato i rifiuti, e quindi di conseguenza di aver dato fuoco a questi documenti, smentendo la ricostruzione di Bonito. Ennesima figuraccia.  Nessuno però fa indagini su questo tema. Nessuno approfondisce, si consente a dei criminali di disperdere documenti sensibili e una volta scoperti si consente di bruciare questi documenti e nemmeno uno straccio di pubblico ministero e di divisa apre un’indagine”.