Due nuovi assessorati, infinite lotte interne, assenze a iosa: così cambia la giunta Bonito

Creare due nuovi assessorati, sostituire un paio di uomini all’interno dell’esecutivo e proporre una wishlist che accompagni la maggioranza alla scadenza del mandato. I partiti che sostengono l’Amministrazione Bonito vogliono mettere mano alla giunta e per questo hanno presentato al primo cittadino un canovaccio da tenere presente per la composizione della “nuova” compagine che affiancherà il sindaco.

Incassate le dimissioni di Rossella Bruno, invitata a lasciare la poltrona dal suo stesso gruppo di riferimento (Luciano Giannotti, Matteo Conversano, Antonello Summa), Partito Democratico, lista del sindaco, Con Emiliano, Senso Civico e Movimento Cinque Stelle pensano a qualche cambiamento. Tutte le forze politiche dovranno presentare una lista di tre nominativi da cui Francesco Bonito dovrà scegliere, anche se la famiglia Dalessandro-Dibisceglia, con l’intesa del capo Nicola Giordano che ispira ogni movimento del partito e quindi della stessa Amministrazione, punterà a confermare Teresa Cicolella e Maria Dibisceglia, a prescindere dai risultati. I partner di coalizione, però, pensano ad un ridimensionamento delle deleghe.

Per questo nascerà un nuovo assessorato in cui saranno concentrate le deleghe dell’Urbanistica e dell’Edilizia Privata, ora rispettivamente nelle mani di Cialdella e Cicolella, che invece verosimilmente sarà retto da Luciano Giannotti, attualmente consigliere, già frequentatore assiduo del terzo piano di Palazzo di Città. Se dovesse concretizzarsi questa suggestione, a subentrare in consiglio comunale sarebbe Leonardo Cirulli, oculista, primo dei non eletti nella lista Bonito. Una soluzione, quest’ultima, che sembra non piacere a Savino Bonito, figlio del sindaco.

Un altro nuovo assessorato riguarderà invece il Movimento Cinque Stelle, che vorrebbe per sé l’Ambiente e la Transizione Ecologica, ma non è detto che Mimmo Dagnelli possa proseguire la sua avventura. Nel frattempo scalda i motori Vincenzo Sforza, anche se la prima dei non eletti tra i pentastellati è proprio l’ex assessore Olga Speranza, che in quel caso dovrà sostenere il suo “carnefice”. Si studiano anche altre opzioni.

Senso Civico vuole la testa di Sergio Cialdella. Non solo l’assessore alle attività produttive si è distinto per il numero irrisorio di presenze in giunta diventando nei fatti recordman di assenteismo, ma anche problemi di natura politica stanno attraversando il movimento civico, mentre già si studiano contromosse per mettere in difficoltà il capogruppo Domenico Bellapianta, che si è dichiarato pubblicamente insoddisfatto dell’operato evanescente di Cialdella e della giunta.

Per la lista Con Emiliano si andrà incontro ad un rafforzamento delle deleghe, con le manutenzioni e i servizi cimiteriali sfilati al Partito Democratico, che di contro potrebbe incassare la cultura e affidarla a Teresa Cicolella, anche se lo scetticismo sul punto è diffuso e largamente condiviso. In bilico anche l’assessore ai Lavori Pubblici Michele Lasalvia, al momento schiacciato quasi esclusivamente sulle posizioni di Michele Romano.

Resta il nodo relativo alla presenza di donne in giunta. Diversi Comuni, nella medesima situazione, sono stati costretti e revocare in autotutela le delibere approvate con un esecutivo in cui la rappresentanza dei sessi si è mostrata inferiore alle percentuali minime del 40%. Gli appigli legali di cui si vaneggia in Comune in queste ore si infrangono miseramente con la realtà: diverse giunte italiane, in casi identici, hanno dovuto mestamente fare marcia indietro.

Michele Cirulli