giovedì, Maggio 9, 2024
Politica

Dentro Lavigna, fuori Celestino (che il nipote addita come caso politico)


Fuori Celestino Capolongo, dentro Giuseppe Lavigna. Il consigliere comunale arrestato nell’ambito dell’inchiesta Farm ghosters, che secondo l’accusa ha agevolato un sistema puntuale di truffe all’Inps assumendo un “ruolo dirimente”, ha rassegnato le dimissioni dalla carica.

Al suo posto Giuseppe Lavigna, avvocato quarantenne, alla prima esperienza in consiglio comunale ed eletto con oltre cento preferenze alla tornata elettorale di ottobre 2021, risultando ottavo nella lista PD.

Si chiude così la vicenda di Celestino, che alle elezioni si è presentato in ticket con l’attuale vicesindaco Maria Dibisceglia, compagna del segretario Pd Daniele Dalessandro, a sua volta figlio del capogruppo Rocco Dalessandro e nipote dell’ormai consigliere Capolongo. Un groviglio familiare a cui si è aggiunto l’ultimo tassello del segretario particolare del sindaco, cugino della Dibisceglia. Ma che l’affare Celestino non sia solo giudiziario, ma pure politico, è il suo stesso nipote- Daniele Dalessandro – a esplicitarlo, seppur indirettamente, nel momento in cui informa la città di averlo sospeso dal Partito (un’umiliazione pubblica che francamente Capolongo non merita).

Prima hanno preso le distanze: “I reati interessano la sua sfera privata e non la politica”, hanno sostenuto in estrema sintesi; poi, come al solito, i piddini si sono contraddetti e autosmentiti revocandogli la tessera a tempo determinato.

Un capolavoro di inconcludenza a discapito di un uomo che ha contribuito in maniera determinante all’elezione dell’attuale vicesindaco Dibisceglia e a mantenere a galla il barcone PD vicino ad affondare.

mc



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#chisarebb
11 giorni fa

Finalmente qualcuno che darà la svolta

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