sabato, Luglio 27, 2024
Cronaca

Stagionali, l’appello del vescovo Ciollaro: “Non facciamoci trovare impreparati”


“Al termine di questa celebrazione e prima di impartire la benedizione finale, desidero con largo anticipo domandare un impegno particolare anzitutto a voi rappresentanti delle organizzazioni sindacali qui presenti e poi a tutti coloro a cui compete. Lo faccio in questa città di Di Vittorio e da questo Duomo, emblema della nostra comunità. Lo faccio con il rispetto di tutti, ben sapendo che le cose a volte sono complesse”. Così il vescovo della Diocesi mons. Fabio Ciollaro ha riservato ieri un appello alle sigle sindacali presenti in Cattedrale.

“L’anno scorso, a pochi mesi dal mio insediamento, tra fine agosto e inizio settembre, proprio nei primi giorni della nostra festa patronale sono stato mortificato da ciò che è avvenuto riguardo i lavoratori stagionali venuti da fuori per sopperire all’insufficienza di lavoratori locali. Erano concentrati soprattutto in via “Santo Stefano”, quasi alle porte della città. Vivevano in condizioni subumane, sotto gli alberi, nel fango, sotto la pioggia, perché erano giornate piovose e anche fredde. La nostra Caritas ha fatto tutto ciò che poteva, ma occorreva ben altro. I nostri volontari, stremati, sollecitavano ciò che va fatto in situazioni d’emergenza, mobilitando le risorse della Protezione Civile e dell’esercito. Si trattava di un numero tale – circa 300 persone – che non si poteva provvedere con mezzi ordinari. Purtroppo, per diversi motivi non ci furono interventi adeguati. Ma queste sono cose dell’anno scorso”, ha sottolineato il vescovo.

“Allora colgo l’occasione di oggi (ieri, ndr), festa del lavoro, per lanciare un appello a non farci trovare impreparati se, come è prevedibile, questo afflusso di lavoratori stagionali si ripeterà nella prossima estate. Tra le maglie delle leggi e dei regolamenti bisogna trovare un modo ragionevole per trattare da esseri umani queste persone che vengono qui come necessaria manodopera per i nostri imprenditori agricoli. Dove alloggiarli, dove possono lavarsi, come possono curarsi ecc. Occorre pensarci in tempo, anche per fare onore alla città di Di Vittorio”, ha concluso mons. Ciollaro.


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