giovedì, Marzo 28, 2024
Politica

Bonito: “Aperte indagini su Palazzo Carmelo, atto dovuto della Procura”

Bonito: "Aperte indagini su Palazzo Carmelo, atto dovuto della Procura"

“Per quanto riguarda Palazzo Carmelo voglio subito dire in relazione al crollo prospicente via Vittorio Veneto sono in atto le doverose procedure al fine di mantenere il finanziamento erogato e ripristinare lo stato dei luoghi e ricostruire quello che è crollato. Si segue la strada di un pubblico bando per designazione tecnici. Riteniamo di muoverci su due piani: dell’assestamento e dell’innovazione degli interni”. Così il sindaco di Cerignola, Francesco Bonito, durante le comunicazioni del consiglio comunale, dà notizie sul crollo di Palazzo Carmelo e annuncia l’apertura di un’indagine da parte della Procura, come atto dovuto, dopo le denunce dell’opposizione.

Prima di tutto, però, le cause: “Per il crollo del 21 aprile sottolineo che immediatamente dopo il crollo che ha riguardato il tetto di una parte dell’edificio cantierizzato verso via Chiriatti. Subito dopo il crollo è intervenuto personale dell’ufficio tecnico, vigili urbani coordinati dal vicesindaco Maria Dibisceglia. Da qualche ora ordinanza di sgombero è stata ritirata. Ho convocato d’urgenza impresa appaltatrice, direttore lavori, ossia tutta l’equipe di tecnici della ditta appaltatrice che – spiega Bonito- era in grado di riferire le notizie più importanti e precise la causa del collasso, individuato e cagionato dalla presenza di una canna muraria murata non rilevabile che ha raccolto una notevole quantità d’acqua che ha causato infiltrazione massiccia e quindi il crollo. È stato sufficiente, secondo i tecnici, lo spostamento dell’equilibrio di quella parete per determinare il cedimento del tetto, anche a causa di nuove e continue piogge e nonostante lavori di puntellamento. Abbiamo esigenza che i lavori siano terminati entro la fine dell’anno”.

Le spese: “Per quanto riguarda la parte crollata su via Vittorio Veneto- aggiunge Bonito- sono stati necessari lavori di messa in sicurezza che hanno comportato una spesa di 450 mila euro, che è un debito fuori bilancio. C’è stata un’interlocuzione con i vertici regionali su una contribuzione della Regione attesa la natura improvvisa di questa spesa”.

Quindi l’indagine della Procura: “Le preghiere dell’avvocato Netti hanno avuto ascolto da parte della Procura, che ha attivato indagini preliminari. Ci sono indagini preliminari intanto ci sono non perché ci fosse notizia di reato ma perché ci sono gruppi politici che hanno effettuato denunce su una tragedia e rispetto alla quale non vedo come si possano ipotizzare profili penali. Auguriamoci che non vi sia qualcuno che decida di sequestrare l’area, perché in quel caso significherà perdere 6 milioni di finanziamento. E lasciare il rudere per oltre 20 anni”, conclude il sindaco di Cerignola.     


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