martedì, Dicembre 10, 2024
Cultura

Miss e mister preferenze del 2015 oggi assenti: “ballano” 3000 voti a Cerignola

Miss e mister voti del 2015 oggi assenti: "ballano" 3000 voti a Cerignola


Miss e mister voti nel 2015, oggi invece non risultano candidati in alcuna lista a sostegno dei candidati in campo.I volti più suffragatidurante la campagna elettorale passata non saranno della partita e, per ragioni diverse, hanno lasciato il campo preferendo lavorare dietro le quinte. Nell’area Partito Democratico, ad esempio, Teresa Cicolella (che nel 2015 raccolse 472 voti) non è candidata dopo la “sconfitta” alle regionali, quando in realtà è stato il riconteggio dei voti ad estrometterla dal consiglio regionale. Ancora in casa dem, Daniele Dalessandro, consigliere anziano della scorsa consiliatura, sarà rappresentato da Rocco Dalessandro, suo padre, già direttore sanitario facente funzioni del plesso ospedaliero Tatarella di Cerignola.

Per l’ala mettiana, invece, non ci sarà Loredana Lepore, tra le più votate nel comparto civico con 249 preferenze: per lei si tratta, almeno per quest’anno, di un vero e proprio abbandono dopo gli attriti con il gruppo cicognino che, durante la gestione Metta, non la votò al consiglio provinciale e con cui entrò apertamente in conflitto durante un consiglio comunale nell’estate 2018. Sempre dal versante mettiano verrà meno Leonardo Paparella, che nel 2015 raccolse 512 voti e che invece oggi cercherà di dirottare il suo bottino personale sull’ex assessore Pasquale Morra e sui candidati Barrasso e Meterangelis.


Per quanto riguarda il centrodestra poi migrato alla corte di Metta, c’è da annotare il ritiro della candidatura di Natale Curiello, che nelle scorse votazioni, appoggiando Paolo Vitullo, conquistò 584 voti: la sua sarà una campagna elettorale dietro le quinte, e di certo il suo appoggio agli ex amministratori non mancherà come dimostrato dalla sua presenza sui palchi di Metta.   

Gianvito Casarella, 361 voti nel 2015, sta invece coordinando la campagna elettorale del centrodestra: il suo nome era circolato come candidato sindaco della coalizione e poi è naufragato. Il meloniano ha quindi ritirato la sua candidatura per favorire l’unità del centrodestra, che ora con Antonio Giannatempo si gioca la partita. Esattamente il contrario di quanto successo nel centrosinistra, dove invece Sgarro e Bonito correranno due liste distinte riducendo le possibilità di arrivare fino in fondo.

In totale “ballano” quasi tremila voti: l’interrogativo è quanto queste preferenze possano essere traslate senza perdite verso altri candidati di fiducia e quanto peserà l’eventuale emorragia da uno schieramento all’altro.



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ex fiamma e più falce e martello.
3 anni fa

Almeno Sgarro ha avuto coraggio! Per questo è da ammirare e tenere in considerazione per un governo della città libero, probabilmente non del tutto ma sicuramente più degli altri candidati, dalle solite contaminazioni.

Joip
3 anni fa

Non hai capito niente dell’articolo e cmq scardigno e lenoci prima stavano con metta e oggi con sgarro

Disantino
3 anni fa

Io penso che a Cerignola solo il piccolo divittorio può governare… La rivoluzione civile e culturale partirà il 5 ottobre… Votate disanto

Bizantino
3 anni fa
Reply to  Disantino

Ve t rtir prnacchje ,!!

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