“Non violentò la bambina”: assolto dopo 4 anni
Assolto perché il fatto non sussiste. Un cerignolano di 61 anni accusato di violenza sessuale nei confronti di una bambina di 6 anni, nipote acquisita: i fatti contestati dalla Procura risalgono all’estate del 2016. La sentenza è stata pronunciata dal Tribunale di Foggia; il pubblico ministero al termine della requisitoria aveva chiesto la condanna dell’imputato a 12 anni di reclusione, ritenendo il racconto della bambina lineare e credibile; l’avvocato Carmela Caputo sollecitava l’assoluzione, sostenendo l’infondatezza delle accuse poi rettificate dalla bambina che sarebbe stata indotta ad accusare l’uomo.
Il cerignolano che si è sempre dichiarato innocente respingendo le infamanti accuse, era imputato a piede libero. I giudici si sono riservati 90 giorni per depositare le motivazioni della sentenza assolutoria. L’indagine fu avviata nel settembre del 2016 quando i genitori della bambini denunciarono che la figlia aveva confidato loro d’essere stata molestata qualche giorno prima dal parente acquisito. Per due volte – contesta la Procura – l’uomo trovandosi da solo in casa con la piccola l’avrebbe molestata sessualmente.
La Procura dispose intercettazioni telefoniche e consulenza affidata a psicologi perchè, con tutte le cautele del caso, ascoltassero la piccola: la consulenza dell’accusa parlò di attendibilità della bambina ed escluse che la minore potesse essere stata suggestionata. Sulla scorta di questi elementi la Procura chiese e ottenne il rinvio a giudizio del cerignolano. Poi il processo ed infine la sentenza di assoluzione.
Ma per una condotta diffamatoria di questa portata, chi ha perpetrato ciò farà almeno una decina di anni in galera? Hanno comunque rovinato la reputazione e la vita di quest’uomo, perchè da noi si leggono solo le accuse e mai le assoluzioni.