martedì, Ottobre 15, 2024
Cronaca

La foto e il video che smontano le posizioni della Chiesa di Renna


Il video che inchioda Renna


Erano partiti come feroci oppositori del privato e paladini della giustizia, talmente magnanimi da intraprendere azioni legali contro “l’arroganza” della ditta privata che ha in gestione il cimitero, la Gecoci; hanno terminato la parabola trovando un accordo caldeggiato dal vescovo Renna e dall’ex sindaco Franco Metta travolto dallo scioglimento per mafia del consiglio comunale.

Risultato? Zero risparmi per i cittadini, introiti corposi per le Confraternite. Gerardo Leone, delegato delle congregazioni, nella conferenza stampa del 23 dicembre ha cercato di ribadire un concetto che falsamente sta prendendo piede: le Confraternite, nell’accordo, ci hanno perso. Falso.



Perché prima del 2016 le Confraternite, in virtù di un patto con sottoscritto ai tempi della amministrazione Tatarella, incassavano circa 9 euro per la riscossione del servizio lampade votive; dal 2016, con il nuovo soggetto entrato a gestire il cimitero, la GeCoCi, quell’accordo decade automaticamente, tanto che il privato preventiva nel piano economico quegli introiti come futuri guadagni solo per se stesso (0 euro, quindi, per le confraternite).

A quel punto le Confraternite, legittimamente escluse, invitano i cittadini a boicottare la GeCoCi perché “si oppongono all’aumento del costo delle lampade votive” che sarebbe schizzato a 31 euro. Quindi subiscono, da parte di GeCoCi, una denuncia per interruzione di pubblico servizio e ricorrono al Presidente della Repubblica per dimostrare che nel cimitero potevano ancora occuparsi della gestione lampade votive.



Allora l’accordo, a discapito dei cittadini. Infatti, contrariamente a quanto scritto nel manifesto, per i cittadini i costi ad oggi rimangono gli stessi (l’aumento è stato solo spalmato), mentre per le Confraternite l’affare è d’oro considerato che GeCoCi, da zero euro, si troverà obbligata a versare 4 euro a lampada votiva per migliaia e migliaia di loculi (9000?) dislocati nelle nove tombe confraternali per tutta la durata della convenzione. E all’improvviso “l’arroganza” della GeCoCi, così come era stata definita dalla Chiesa, diventa più sopportabile per le Confraternite.

Dunque la Chiesa di Renna ci ha perso? No, ci ha guadagnato 4 euro a lampada per la durata dell’accordo.  Al contrario, invece, ci hanno perso i cittadini cerignolani, costretti a pagare 31 euro. Il patto, secondo l’ex sindaco Metta, è stato benedetto dallo stesso vescovo Renna: alla faccia de “le confraternite sono autonome”.

E se Renna sostiene che si tratti di fakenews, ecco servito il video che lo smentisce ed in cui il suo vicario chiede scusa per la “poca trasparenza” sull’accordo tenuto nascosto e svelato invece da Marchiodoc.it e da La Gazzetta del Mezzogiorno.

Michele Cirulli

Il manifesto del 2018


14 Commenti
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Manuele
4 anni fa

All’osceno non c’è fine a quanto pare, nemmeno se a inchiodarti sono le PROVE.
Cose dell’altro mondo.
Sta solo cercando di confondere le idee e mischiare le carte per coprire qualcosa di MOLTO GROSSO che è stato già smascherato e che verra’ alla luce tra non molto.
E’ gia’ stato ampiamente smascherato.
Tra un po a indagini chiuse lo trasferiranno in un altra curia di sicuro !!!

Fede speranza e carità
4 anni fa
Reply to  Manuele

Lo trasferiranno a fare il cardinale….altro che…

Peccato originale
4 anni fa

Intanto non dicono ancora se la benedetta tari fu pagata o no

Fede speranza e carità
4 anni fa

Ma no che non è stata pagata…

Dartagnan
4 anni fa

E NO SUA ECCELLENZA!!!
CHE FIGURA

Emilio Fede
4 anni fa

Che figura di meeeerda

Taglia nastri
4 anni fa

Don Ladogana perché non lo fai venire adesso a Gratteri cosí gli racconti un poco queste faccende?

Giornalaio
4 anni fa

Probabilmente tu si sceim.
La relazione del”perfetto” ti ha sciolto il cervello

Amministrativista
4 anni fa

Se la Curia, come sostiene il Vescovo, non ha davvero alcune interesse nella vicenda in questione, allora dovrebbe adire a vie legali e denunciare questa testata giornalistica per diffamazione a mezzo stampa, con la benedizione dell’ex sindaco, parte in causa nella vicenda, in quanto mediatore e testimone sui fatti. È un atto dovuto. Non rivolgersi all’autorità giudiziaria sarebbe come confermare e dare credibilità a questo teorema sulla ricostruzione di una presunta verità fattuale storica.

PDue
4 anni fa

Dopo aver favorito le condizioni per cacciare Metta dal Comune, è palese che ora sia in atto una congiura ordita da informazione deviata e politica per far estromettere Renna dalla Curia di Cerignola.

Pgreco
4 anni fa
Reply to  PDue

Ahahahhahahahahaahhahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahhaahahahahahahahahhahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahhahahahahahahahahahahahahahahahahah

Dartagnan
4 anni fa

Non possono denunciare: hanno confermato tutto!

Zorro
4 anni fa
Reply to  Dartagnan

Ma tu sei quello dell’assicurazione?

Libero cittadino
4 anni fa

Avast c’acutt!!!!

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