martedì, Ottobre 15, 2024
Cultura

FOTO e VIDEO | La marcia contro il femminicidio: palloncini in ricordo delle vittime



Palloncini liberati in aria per ricordare le vittime di violenza di genere e di femminicidio nel Basso Tavoliere; una marcia silenziosa per rompere il silenzio sugli abusi, che nella maggior parte dei casi si annidano nel nucleo familiare. Le scuole di Cerignola scendono in piazza nella mattina del 25 novembre, la giornata mondiale contro la violenza sulle donne, per dire No al femminicidio e ad ogni forma di prevaricazione fisica e verbale.

Solo nell’ultimo mese sono 5 le donne ammazzate dalla furia cieca dell’uomo nel territorio di Cerignola e dei 5 Reali Siti.



Il commissario prefettizio Adriana Sabato, con la fascia tricolore, ha presenziato l’incontro con le scuole di Cerignola: “Voglio ricordare le vittime di questo territorio, che sono morte solo perché donne. Vorrei dire alle donne vittime di violenza che non devono vergognarsi, non devono aver paura, e devono rivolgersi alle istituzioni perché noi siamo dalla loro parte”.

Il ricordo delle vittime di femminicidio passa dalla storie di Titina Cioffi, Filomena Bruno, Teresa Santolupo, Valentina e Miriana Curcelli.

In Italia, nei primi dieci mesi di quest’anno sono stati 95 gli omicidi con vittime femminili, quasi uno ogni tre giorni: 80 commessi in ambito familiare/affettivo e 60 all’interno di una relazione di coppia. Nel 2018, le donne uccise erano state 142, una in più dell’anno precedente: in termini relativi l’anno scorso le vittime femminili hanno raggiunto il valore più alto mai censito in Italia, attestandosi sul 40,3%, a fronte del 35,6% dell’anno precedente.



Dal 2000 a oggi le donne uccise in Italia sono 3.230, di cui 2.355 in ambito familiare e 1.564 per mano del proprio coniuge/partner o ex partner. Sono le armi da fuoco il principale strumento di morte nei femminicidi commessi in Italia nel 2018 (32,4%), con 46 vittime a fronte delle 22 del 2017 e delle 33 nel 2016. In flessione il ricorso ad armi da taglio (33 vittime, pari al 23,2%, rispetto a 52 nel 2017), cui è da attribuire un numero di casi analogo a quello rilevato per gli omicidi commessi per strangolamento, soffocamento, percosse o precipitazione. L’utilizzo delle armi da fuoco prevale nel 2018 anche in ambito familiare (con 41 vittime, pari al 34,5%), con un aumento pari al 116% (erano 19 nel 2017).



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Pulizia
4 anni fa

si respira un’aria diversa a cerignola da quando ci sono i commissari…c’è aria di legalità aria gioiosa e non parolacce terrore …forse si torna piano piano alla normalità

forza cerignola rialzati

l'amico di caustico
4 anni fa

Che dite oggi che si celebra questa giornata, quello sciagurato, nonchè coglione di metta, lascerà in pace la Signora Ditommaso, la Signora Lapiccirella, la Signora Gentile, etc.etc.?

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