sabato, Luglio 27, 2024
Politica

Basso Tavoliere di Puglia Paesaggio Agrario: uno sguardo antropologico sull’uomo pugliese

Il 4 Marzo si è tenuto presso il Centro Polivalente di Stornara la presentazione del libro Basso Tavoliere di Puglia – Paesaggio Agrario – Antropologia –Storia –Economia; per l’occasione abbiamo intervistato il professor Rocco Carsillo, persona autorevole e diligente con spalle una storia di educatore e di docente nei Licei, munito di appropriati titoli accademici e con preparazione specifica, acquisite con le Laure in Scienze dell’Educazione, in Filosofia e con il Dottorato di ricerca in Teoretica ed Etica, conseguita quest’ultimo presso l’Università  statale di Chieti.

Non solo il medesimo è stato anche docente di “” Deontologia professionale “” presso l’Università  di Chieti; ha svolto delle collaborazioni come Cultore della materia, presso la cattedra di Etica e Bioetica dell’Università  A. Moro di Bari.
Egli inoltre è stato anche uno studioso del filosofo statunitense vivente di origini scozzesi Alasdaire MacIntyre ; La prima domanda che gli è stata posta riguarda la motivazione che l’ha portato a scrivere questo libro ed egli ci ha risposto così :””… Il desiderio di cercare di capire la realtà  che ci circonda , la realtà  che viviamo , quello che è l’ambiente . Ora dall’esperienza avuta in quest’ambito qui, con la maturità  che uno raggiunge, con l’esperienza umana che uno svolge, poi riesce a comprendere tante cose che in maniera distratta non sarebbero mai comprese.Un arricchimento di esperienza , di conoscenza su quella che è la realtà  del Basso Tavoliere mi ha portato anche ad un tipo di riflessione accresciuto anche dal tipo di studi fatti , dalle acquisizioni delle varie scienze che ti aiutano a comprendere le varie cose e i vari eventi ; l’aspetto principale di questo libro non è tanto un punto d’arrivo definitivo o definitorio ma è un punto d’arrivo però legato ad un punto di partenza ,cioè non è un sedersi , mettersi a contemplare , guardare dietro le spalle e dire com’eravamo un tempo ma è un sedersi per vedere quali sono le prospettive che dalla realtà  così come sono oggi vengono fuori e possono essere sviluppate ; oppure a quali sollecitazioni tu ricevi da questo ambiente , com’è o così come l’hai vissuto , d’altronde la vita di una persona è sempre configurata in questa maniera , guai se uno diventasse statico e nostalgico nell’atteggiamento nei confronti della storia , ma uno apprende dalla storia per rilanciarsi o per correggere o per darsi da fare se uno ha delle responsabilità  quale che sia e cercare di vedere com’è possibile dare una mano oppure giocarsi con degli eventi che ti stanno attorno .””
Un altro tema toccato durante la serata riguarda la scuola per genitori sulla quale Carsillo ha risposto così: … L’idea della scuola per genitori nasce da costatare prima di tutto la disgregazione che ci sta all’interno della famiglia, poi all’interno dei nuclei familiari , della comunità  più grande . Essa ha delle radici che significano anche l’esperienza che uno si è fatto ne avendo formazione nà© ancora una realtà  che ti segua o che si accompagni a te nella vita e che ti aiuta riconoscere il Bene dal Male e cercare di fare le scelte giuste. Perciò lo sballo che si nota è la mancanza di fondamenta, la casata è nata per essere il fondamento nella vita dell’uomo, ma nella realtà  quando questo principio perde le basi e non sa più, è allo sbando, facile vittima di tante cose. Quello che si nota soprattutto è che i ragazzi, i bambini e i genitori giovani dei medesimi che a volte sono più da formare loro che non i bambini stessi perchà© loro vivono, sarebbero strano e stupido pensare che i lattanti vivano una crisi d’infantilismo, ma i genitori sì. Perchà© i bambini hanno il diritto di essere in disfacimento nella loro infanzia ma i padri e madri che vivono per induzione una crisi adolescenziale, una crisi di prima giovinezza mai risolta , mai fondata su fatti importanti , queste persone fanno delle scelte che portano allo sfascio . Noi abbiamo famiglie con più di due genitori, famiglie allargate , famiglie distrutte , per cui il nome di famiglia diventa quasi un obsoleto , una realtà  cioè di cui non si conosce più nulla . Lascia cioè trasparire una nostalgia di una famiglia per cui almeno il nome si è conservato, ma, di fatto, il contenuto sfugge. Allora una scuola per la famiglia è vedere un poco, la famiglia oggi che si deve giocare , si deve misurare , come fa , come darle un supporto , un aiuto , sempre secondo la legge della sussidiarietà  che chi tiene di più deve cercare di dare di più a chi ne ha di meno .”” Durante la presentazione sono intervenute oltre all’autore del libro anche altre personalità  di spicco: Ad aprire l’evento, i saluti del primo cittadino di Stornara Rocco Calamita il quale ha voluto ringraziare fortemente Carsillo per questo forte testimonianza resa attraverso il manoscritto, poi l’intervento di Angelo Graziano, neuropsichiatra e psicoterapeuta, già  vice presidente dell’Ordine dei Medici di Foggia che ha dato una personale chiave di lettura in base alle sue competenze mediche riguardo il manoscritto , il Vescovo di Cerignola –Ascoli Satriano Luigi Renna , il quale ha proferito poche parole ma ricche di significato ; In seguito c’è stato un intervento appassionato di Ezio Sciarra , preside della Facoltà  di Scienze Sociali e professore ordinario di Sociologia presso l’Università  di Chieti , il quale con la sua veemenza ha dichiarato il suo punto di vista riguardo al territorio pugliese , mostrando una forte difesa verso i prodotti locali e nazionali , infine sono intervenuti anche Francesco Bellino , docente ordinario di Etica e Bioetica dell’Università  di Bari e Mimmo Mongelli regista e autore di cinema e teatro .
Il primo ha fatto una digressione sull’importanza del territorio pugliese e su come i giovani possano investire sul suolo natio attraverso le risorse archeologiche, agricole, vinicole e non solo, mentre il secondo ha collegandosi con il libro ha parlato di come i giovani possano mettere a disposizione del suolo pugliese la loro cultura e le conoscenze acquisite.
Salvatore Cuccia

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