venerdì, Aprile 19, 2024
Politica

La parabola discendente di Metta (vista da M5S e Cioffi)

Si era posto come il sindaco anti-sistema, come il grillino senza le 5 stelle, come l’ultimo baluardo di legalità  in una città  periferia di Capitanata e della politica. Oggi Franco Metta vive la solitudine dell’uomo solo al comando, di una squadra incapace di amministrare, di una Chiesa che ha fatto perdere l’appoggio iniziale col cambio di guardia e con pesanti accuse, da parte delle opposizioni, circa la possibilità  di infiltrazione criminale nelle pieghe dei bandi pubblici e degli appalti che fuoriescono da Palazzo di Città .

 
A rimarcare che a Cerignola esiste un problema legalità  è stato proprio il sindaco civico, domenica scorsa, quando ha attaccato per l’ennesima volta le istituzioni che mi faranno le peggiori cose, accusando gli oppositori di essere infami che stanno sputtanando la cittࠝ. Chi si è fatto promotore di una battaglia legalitaria su scala regionale è stato il Movimento 5 Stelle, che ha chiesto anche l’istituzione di una commissione di inchiesta sulle infiltrazioni mafiose nella pubblica amministrazione (con particolare risalto sugli ecoreati): Ci sono appalti immediati, con carattere di urgenza, dove ci sono pochi controlli. La commissione VII sta valutando la proposta, che deve essere efficace e non deve correre il rischio di morire come tante altre iniziative. La politica “ dice a l’Attacco Rosa Barone- dovrebbe avere un ruolo più serio e netto rispetto alla criminalità . Dove non si prendono posizioni integerrime ci troviamo di fronte a dei rischi: spesso, in provincia, le posizioni nette non sono state prese.
Potrebbe esserci un nuovo caso Monte Sant’Angelo nella provincia di Foggia? è possibile che vengano sciolti altri consigli comunali per infiltrazione mafiosa? Non saprei, ma credo sia una fortuna, in certe situazioni, trovare commissariamenti come quello di Monte, dove non ci sono vincoli tipici della politica, riflette Barone. A Cerignola Metta s’è posto come il sindaco anti-partiti e le sue posizioni hanno ricalcato quelle dei grillini: Per come si era presentato- sottolinea Rosa Barone- sembrava un grillino. Per quel poco che ho visto, per alcuni atti come quello della mensa scolastica, non siamo assolutamente in linea con il sindaco Metta. A Cerignola presentammo una nostra lista, sicuramente al ballottaggio si è posto in una certa maniera, ma subito dopo ha cambiato rotta appena ha iniziato ad amministrare in modo molto partitico e meno grillino.
Chi prende le distanze ad un anno dall’amministrazione Metta è anche Lucio Cioffi, storica voce della sinistra locale ed attuale vice del dirigente scolastico della scuola media statale Padre Pio, già  candidato sindaco per i DS, i cui interventi pro-Metta, in campagna elettorale, avevano lasciato di stucco compagni vecchi e nuovi. Ad oggi non rivoterei Metta. A me preoccupa molto lo scollamento istituzionale che c’è a Cerignola, poi le indagini pre-giudizio della magistratura non mi convincono, se ci sono degli elementi saranno valutati nelle sedi competenti. Da ex amministratore- osserva Cioffi- ci sono delle pressioni di ogni tipo, da contatti a colloqui. Molte volte si pretendono cose che non si possono fare, poi sta all’amministratore cedervi o meno. Domenica scorsa il sindaco ha avviato l’ennesimo incidente con le istituzioni (Prefettura) colpevole di essere potenzialmente contro di noi: Se uno si rivolge in questa maniera verso le istituzioni vuol dire che l’esperienza amministrativa sta per concludersi. Se siamo arrivati a questo, domani cosa si dirà ? Se oggi si dice che esiste una manovra delle istituzioni, domani presumo che si griderà  al colpo di stato.
A pesare, sull’operato della giunta, non ci sono soltanto le numerose denunce del Partito Democratico o i pochi ma efficaci colpi assestati da Forza Italia, ma anche l’atteggiamento del primo cittadino Metta, ormai fuori controllo. Ne esce una immagine deleteria per le forze dell’ordine dopo le polemiche contro i blitz di abusivi; così come è eclatante quello che succede nelle scuole con la manutenzione del verde pubblico, dove il sindaco interviene a seconda delle simpatie per questo e per quel dirigente scolastico. è un’azione amministrativa deludente, oggi viviamo “ spiega Cioffi- il momento peggiore per le istituzioni. Quando ci si avvia ad una elezione si pensa rispetto a ciò che potrebbe succedere, e per questo avevo dato parere favorevole a Metta, mentre oggi, prendendo atto delle cose che non vanno, rivedo il mio parere. Se si votasse domani non sceglierei Metta. In quest’anno scolastico, nella mia scuola- dichiara il vicepreside della Padre Pio- ci sono stati tragici episodi come la morte di un alunno, incendi e furti e il sindaco non è mai venuto. Altri lo avrebbero fatto. è un sindaco che governa tramite personalismi, è un fatto caratteriale che conta e pesa sulla comunitࠝ.
Michele Cirulli
 

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