martedì, Ottobre 15, 2024
Cronaca

C’è un caso legalità  a Cerignola? C’è chi dice no

Il dibattito sul caso Cerignola e sulla legalità , con conseguente passaggio in Prefettura e al Ministero dell’Interno da parte del Partito Democratico, lascia più che altro straniti sia in maggioranza che nell’altra opposizione.

 
Sulla scia del Liscio-pensiero, che ha parlato di cattiva immagine che verrebbe fuori dalle cronache amministrative, anche Rino Pezzano e Paolo Vitullo usato cautela rispetto alle esternazioni di Tommaso Sgarro, Michele Romano, Antonio Giannatempo e chi, in diverse circostanze, ha parlato di emergenza nella città  di Giuseppe Di Vittorio.

Su quali basi fanno queste illazioni? Andrei cauto, perchè prima di una cosa del genere, che è di estrema pesantezza, si devono avere dei riscontri, perchè altrimenti sarebbe benzina sul fuoco. Probabilmente, a parti invertite, Metta non avrebbe avuto problemi a cavalcare l’onda di un presunto caso Cerignola. Noi che siamo con i piedi per terra diciamo che è facile sparare così ma senza avere riscontri oggettivi io personalmente non me la sento di fare affermazioni di questo tipo, dice il capogruppo di Forza Italia, Paolo Vitullo. I problemi delle gare che si fermano sono di natura burocratica, come ad esempio sul piano delle Fosse. Sulla bretella è un problema di scelta politica, come è scelta politica aver rinunciato al commissariato nei luoghi dell’ex tribunale. Sulle gare dei lavori pubblici “ prosegue l’azzurro- nonostante procedure d’appalto concluse senza che poi si sia passati all’aggiudicazione, si manifesta più incompetenza che illegalitࠝ.

Fermo restando che sono sempre stato, sono e sarò sempre dalla parte della legalità  e naturalmente tutti i passaggi che vanno in quella direzione sono condivisi. Detto questo, io non so che carte abbiano Sgarro e i suoi. Non abbiamo nulla da nascondere, a questo punto mi auguro, per chi le fa, che queste denunce arrivino ad un esito concreto, altrimenti si sta alzando un polverone inutilmente, dice il referente di Capitanata Democratica, Rino Pezzano.

Io sono del parere che le istituzioni debbano fare squadra tra di loro, ma rispetto alle polemiche di questi giorni mi auguro che chi le sta facendo sia supportato da fatti e atti concreti, e non che si tratti solo di azione politica fine a se stessa. Rispetto al polverone legalità  non ho elementi, li avrà  chi lo sta sventolando? Se non si hanno elementi mi preoccuperei, ma al contrario, conclude Pezzano.

Per Pippo Liscio parlare di queste cose sui giornali rappresenta un danno di immagine per la nostra cittࠝ. Il dipendente della Asl di Foggia, candidato al consiglio regionale con la lista civica Emiliano sindaco di Puglia, primo dei non eletti, si dice disinformato su quanto stia succedendo a Cerignola. Ma non evita di prendere posizione: Non c’è un caso Cerignola, ma un caso Italia meridionale. Foggia, Cerignola, San Severo, sono realtà  simili, ma questo modo di affrontare il problema non mi trova d’accordo. Non risolvi i problemi prendendo un caso Cerignola, se un caso esiste, facendolo diventare strumento di battaglia politica. Molti vogliono appuntarsi la medaglia, ma non sono titolati nemmeno a parare di legalitࠝ, dice il dirigente ASL.

Liscio sostiene di non essere un tifoso dell’amministrazione Metta (cambiare tutto per non cambiare niente), ma tutto il mondo è paese:  Quando si vorrà  affrontare seriamente il problema, se ne parla. Appalti sospetti? è un problema continuo. La corruzione esiste e ne parliamo da 100 anni, ma molte di queste cose e di fatti eclatanti avvengono ovunque. Mi rimetto a giudizi della magistratura, se non ha aperto alcun fascicolo di certo non lo farà  sulle base delle dichiarazioni di Romano, di Sgarro o di Pippo Liscio. Siamo abbastanza monitorati. Sappiamo tutti che sugli appalti, sui servizi pubblici c’è una grande attenzione, commenta l’emiliano.

Voglio vedere persone in galera se rubano, ma parlarne sui giornali è solo un danno che si fa alla città  e alla credibilità  di ciascuno. Parlano tutti, si può dire tutto ma non si conclude niente da un punto di vista giudiziario. Il livello medio della classe dirigente locale è basso, per questo quando mi chiesero di candidarmi a sindaco, col centrodestra, risposti di non essere in grado di governare Cerignola, ricorda Liscio.

Prende posizione anche il movimento La Cicogna, col suo referente Roberto Meterangelis, che invita il PD a continuare ad ululare alla luna mentre l’amministrazione incassa il risultato della gestione della villa e i cittadini potranno assistere a Eventi culturali e ricreativi che potranno realizzarsi esattamente nella stessa villa che altre amministrazioni hanno abbandonato, abbattuto, trascurato, a breve sarà  restituita allo ai nostri concittadini la villa nel suo antico splendore. Quanto al caso legalità  posto da Sgarro, Meterangelis commenta: A tutti i demagoghi del PD auguriamo di ululare forte mentre noi facciamo risorgere dalle macerie tutto ciò che le passate amministrazioni hanno abbattuto. Questa è la politica del fare, a voi lasciamo quella delle calunnie, della diffamazione, delle chiacchiere, delle denunce¦ tranquilli che prima o poi ogni nodo verrà  al pettine.
Michele Cirulli
 

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