sabato, Aprile 20, 2024
Cronaca

Paura e delirio a Sant’Antonio: linciati due rumeni

è accaduto mercoledì sera, nel quartiere Sant’Antonio, nel cuore di Cerignola: era iniziato come semplice litigio familiare ed è finito nel peggiore dei modi, con una rissa che ha coinvolto cittadini cerignolani e cittadini rumeni pronti ad assicurare protezione alla donna che, stando alle ricostruzioni e alle testimonianze, avrebbe rischiato di vedersi portare via la sua figlia di pochi anni da uno dei due rumeni giunti presso la sua abitazione per regolare alcune faccende familiari.

 
Un vero e proprio linciaggio culminato con un inseguimento nelle vie dei quartieri Duomo-Sant’Antonio e percosse violente, ma che non ha trovato spazio nel mattinale della Questura: in commissariato di polizia e al comando di carabinieri non è arrivata alcuna segnalazione, nessuna chiamata. Un vero e proprio regolamento di conti tratto dal manuale della giustizia fai da te.
Intorno alle 19:30 di mercoledì scorso, due uomini di nazionalità  rumena si sono recati su viale Sant’Antonio, nei pressi di via Appia, dove hanno incontrato una connazionale. Ancora da chiarire le ragioni che hanno innescato una furibonda litigata e che hanno indotto da una parte la donna a brandire un coltello e dall’altra gli uomini a cercare di sottrarre la bambina che era con la madre. Una sorta di lite familiare risolta in maniera grossolana, senza legali e senza giudici a decidere sulla custodia del minore.
Solo la legge del più forte, che avrebbe allarmato la giovane donna, la quale ha iniziato ad urlare invocando l’aiuto dei presenti. Così, nel giro di pochi minuti, quel quartiere, che come il rione Addolorata ospita centinaia di famiglie rom, bulgare, nordafricane e rumene soprattutto nei periodi estivi, è diventato una bolgia. Ad arrivare sul posto decine di persone, che hanno inteso letteralmente linciare i due cittadini rumeni pronti a rapire la bambina. Ne è nata una colluttazione molto esasperata, alla quale avrebbero preso parte circa 30 persone, riferiscono i testimoni.
Gli uomini sono usciti malconci dalla rissa e non hanno potuto far altro che guadagnare la fuga, insanguinati in volto e ormai senza maglie, strappate nella zuffa. Hanno percorso a piedi il viale antistante la Chiesa per spuntare nei pressi di Piazza Duomo, dove altre persone, incredule, hanno soltanto visto due persone correre avvolti in una maschera di sangue, inseguiti da altri cittadini inferociti.
Nel giro di circa 10 minuti, però, nel quartiere Sant’Antonio è ritornata la normalità . La notizia, però, contestualmente, si è spostata sui social network. Le forze dell’ordine- polizia e carabinieri- sono rimasti all’oscuro. Nessuna segnalazione, non ne sappiamo niente, dicono dai rispettivi comandi di via Jesolo e viale di Levante.
Anche nel quartiere, il giorno dopo la violenta rissa, le bocche rimangono cucite nel nome di ho sentito dire che…, ma nessuno ha dubbi sul fatto che il brutale tafferuglio si sia verificato tanto da bloccare le strade per qualche minuto. E’ sui sociale network che la rabbia monta:ˆUccideteli, mandateli nelle loro nazioni, feccia umana, non chiamate la polizia, giustiziamoli noi in piazza, dategli la pena di morte, sono solo alcuni sfoghi di internauti a commento della notizia diffusasi nella tarda serata di ieri.
 
 
 

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