sabato, Luglio 27, 2024
Politica

Il commissario della Asl Fg Piazzolla: “”Stop alle assunzioni in Sanitaservice””

Sanitaservice, sempre Sanitaservice, fortissimamente Sanitaservice. è dal 2008 che la società  in house della Asl di Foggia riesce a scatenare un turbinio di polemiche con tanto di interessamento di forze dell’ordine, di politici, di magistrati. Perchè in fondo la Sanitaservice non è soltanto una società  di servizi che ha inteso internalizzare le mansioni che le coop svolgevano per conto dell’aziende sanitarie locali: i quasi ottocento dipendenti che la compongono, nella sola provincia di Foggia, infatti, rappresentano un grosso bacino elettorale, così come “ alla stessa maniera- i protagonisti di quella stagione, quando la società  venne fondata tra mille (e motivate) recriminazioni- rimangono sulla cresta dell’onda e sono nei fatti i fari della sanità  foggiana.

 
Ed anche perchè, in tempi di crisi, la Sanitaservice riesce ancora a produrre dei posti di lavoro che fanno storcere il naso a più di uno. L’ultimo episodio di cronaca nera, con gli arresti di membri del 118 intenti a ripulire gli appartamenti dei pazienti che accudivano, ripropone tra l’altro l’angoscioso tema della qualità  del personale: chi verrà  assunto? Con quali paletti? Quanto è reale il rischio di infiltrazioni criminali? Erano questi gli appunti rivolti a chi, nel lontano 2008, stava organizzando il più grosso carrozzone di internalizzazione della Regione Puglia. E la forza lavoro, la struttura, l’organizzazione ed i rapporti con la politica hanno determinato una sorta di upgrade della srl. La Sanitaservice è stata- ed è- molto più che una semplice azienda che somministra servizi al socio unico Asl di Foggia.

Assunzioni. Nella frenetica campagna elettorale per le amministrative e per le regionali, il dito è stato puntato subito verso Antonio Di Biase (amministratore unico) & Co., colpevoli, a dire di diversi consiglieri regionali, di operare assunzioni in un momento in cui una anche una semplice promessa può valere più di un voto. L’ultimo appunto stizzito, in ordine cronologico, è stato del capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale Ignazio Zullo: A Foggia “interroga- ci giunge notizia che la Sanitaservice avrebbe assunto 20 persone; mentre i disoccupati di lunga durata, come gli ex Ccr, sono ancora in attesa dei tirocini formativi. Ma non solo. Perchè anche all’ospedale Tatarella di Cerignola, prossima all’election day, ad inizio gennaio, sono state assunte 11 unità , molte delle quali con parentele note e con riferimenti politici ben saldi. E magari con tessere di partito nella tasca. Il centro ofantino è la base operativa di Pippo Liscio, funzionale al triangolo Manfrini-Gentile-Di Biase, il quale sta preparando la sua discesa in campo in chiave Emiliano (sarà  lui il vero competitor dell’assessore uscente Leo Di Gioia): c’è fermento perchè dal settore sanitario, questa volta da Piazza della Libertà , sono partite altre 20 assunzioni per il Centro Unico Prenotazioni (erano 10 totali e a tempo pieno, poi si è optato per 20 unità  part-time). Anche in questo caso parenti illustri di politici e sindacalisti. Tanto è bastato a far scattare un allarme sulla sanità . E anche su Sanitaservice che, sebbene si sia rivolta ad agenzie interinali (vedi Adecco) non riesce a scrollarsi di dosso quell’etichetta di macchina da voti.

Politica. Ma che il serbatoio di preferenze rappresentato dalla società  in house della Asl di Foggia sia un piatto ricchissimo  è fatto noto. Ma che questo impianto possa determinare anche le sorti politiche è una eventualità  a cui in pochi credono, ma non è un fatto impossibile. E forse c’è un po’ di Sanitaservice anche nello scioglimento del consiglio comunale di Torremaggiore, punto nevralgico dell’operazione in house quando questa era ancora in fase embrionale. Nel piccolo comune come consigliere comunale e come assessore ci sono stati rispettivamente Giovanni Petta e Antonio Biuso, costole dell’amministratore unico Antonio Di Biase. Proprio a Torremaggiore l’8 aprile è caduta la giunta. Nella città  si mormora di un incontro serale, avvenuto a poche ore dalla debacle amministrativa, tra Pippo Liscio, il presidente del consiglio Mauro Prencipe e i due Di Biase’s boys. Gli stessi che, oltre ai consiglieri di opposizione (alcuni dei quali freschi di assunzione, per conto terzi, in Sanitaservice) hanno fatto cadere la giunta di Costanzo Di Iorio, il quale, stando alle ultime ricostruzioni, ha manifestato la volontà  di scalare la vetta arrivando fino a Bari con Michele Emiliano. Così non è stato, perchè il primo cittadino non ha avuto nemmeno il tempo di pensare al suo futuro che è stato affossato in seguito all’incontro dell’altro candidato delle liste Emiliano, Pippo Liscio, appunto.

Tra ruberie e poca trasparenza. L’amministratore unico Antonio Di Biase ha sempre difeso la sua creatura: sia perchè i compiti svolti dalla società  sono stati ineccepibili, ma anche perchè la macchina sembra funzionare nell’ottica del risparmio. A pensarla diversamente, invece, sono i revisori dei conti della Asl di Foggia: Nulla viene detto circa l’effettiva economicità  dell’affidamento in gestione dei servizi in supporto della ASL di Foggia e la composizione degli organi della società  e i compensi riconosciuti. Non solo, perchè, come riferiscono i  revisori, non viene riportato nemmeno quanto verificato, in merito alla economicità , dalla Sanitaservice, obbligata per statuto a relazionare su tale controllo, nè esiste un raffronto di dati che dimostri la congruità  di detto affidamento. Un’operazione a scatola chiusa, a sentire il parere dei revisori, che nasconde criticità  in merito alla trasparenza. E, stando anche alle ultime cronache, quel rischio di infiltrazioni malavitose in Sanitaservice, come fu per Amica, l’azienda che si occupava della raccolta e smaltimento rifiuti a Foggia, sono una solida realtà  e fanno della srl un oggetto misterioso sotto ogni punto di vista.

Lo stop di Piazzolla. Arrivato da appena una settiamana, il commissario Vito Piazzolla (subentrato ad Attilio Manfrini), come scherzo del destino in un rovinoso venerdì 17, si ritrova ad affrontare la prima vera grana al vertice della Asl con la notizia degli arresti degli operatori del 118: Innanzitutto “ precisa il manager- ritengo che tra gli 800 dipendenti della Sanitasevice la maggior parte sia costituita da persone per bene, ma allo stesso tempo credo che anche una sola mela marcia vada perseguita. Ho chiesto all’amministratore unico di aprire un’indagine interna, al termine della quale prenderemo ogni tipo di decisione, anche quella più estrema. Il giorno della sua nomina è stato accompagnato dall’invettiva di Zullo sulle assunzioni politiche: Ho chiesto a Dibiase come funzionano le procedure per l’assunzione: il dirigente di riferimento fa richiesta per il personale, il dg approva e la Sanitaservice si occupa delle assunzioni tramite società  interinale. Da oggi in poi “ spiega Piazzolla- esigerò un rapporto dettagliato del fabbisogno prima di approvarlo. Devo capire quante unità  servono e dove e perchè servono. Nel frattempo ho chiesto di interrompere ogni tipo di assunzione, in un secondo momento dirò fino a quando (escluso emergenze) e mi è stato assicurato che, oltretutto, non erano in calendario.
Michele Cirulli
 

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