martedì, Maggio 20, 2025
Politica

Aspettando Giannatempo…Totonomi nel centrodestra: politica o società  civile?

Mentre i candidati alla carica di sindaco salgono a quota 6, è Forza Italia, oggi al governo di Cerignola, a dover esprimere ancora il nominativo che competerà  contro Tommaso Sgarro (PD), Francesco Disanto (Cerignola Adesso), Franco Paradiso (Realtà  Italia), Franco Metta (Cicogna), Antonio Grillo (C’èrignola) e Gerardo Bevilacqua (lista Voci Nuove).

 
In settimana sono stati frequenti gli incontri tra gli uomini della maggioranza con l’intento di tracciare il percorso per il dopo Giannatempo: il coordinatore di Forza Italia, Gianvito Casarella, e il coordinatore del Nuovo Centro Destra, Pietro Barbaro, hanno fissato per ieri una riunione che dovrebbe essere decisiva. Perchè, definito il perimetro delle alleanze, si è parlato di nomi. è già  pronta una lista con indicazioni politiche ed indicazioni esterne provenienti dalla società  civile: nei giorni scorsi erano circolati i nomi di Nicola Marino, avvocato e presidente nazionale dell’OUA, e di Michele Cifaldi, imprenditore e titolare della Betoncifaldi, e Giuliana Colucci, dirigente scolastico del Liceo Classico Nicola Zingarelli.  Rimane ancora salda l’ipotesi legata a Paolo Vitullo, ingegnere e attuale capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, per il quale si starebbe muovendo quasi tutta l’ala dei consiglieri comunali di maggioranza. Giannatempo, da parte sua, continua a ribadire la sua totale estraneità  alle amministrative 2015: Sono stanco, non mi ricandido più come sindaco di Cerignola. Se mancano le motivazioni è impossibile riuscire a fare il primo cittadino per 5 anni. Le opposizioni, però, non credono all’eventualità  di un abbandono e vedono nel ginecologo il prossimo sindaco. Più probabile che tenti la strada per le regionali, anche se le resistenze tra Raffaele Fitto e Silvio Berlusconi, che ancora non riescono ad identificare un nome spendibile da contrapporre a Michele Emiliano, potrebbero far saltare i piani del ginecologo. Soprattutto adesso che le voci darebbero come candidato del centrodestra alla Regione uno tra Nicola Giorgino e Luigi Vitali a discapito di Francesco Schittulli, sotto il cui vessillo Giannatempo avrebbe tentato di accasarsi.
La riunione di venerdì è stata un primo passo per presentare le rose dei nomi che serviranno a mettere d’accordo Ncd e Forza Italia, che comunque iniziano a perdere i primi pezzi: Marcello Moccia, che ha iniziato con l’Udc, sembra essere passato nella coalizione che sosterrà  il gentiliano Tommaso Sgarro; Michele Romano, oggi assessore, potrebbe decidere di sposare la causa di Michele Longo “ sconfitto alle primarie PD- qualora questi decida di giocarsi tutto mettendo in piedi una nuova lista civica di area centrosinistra.  Ci saranno da considerare, nell’incontro tra i coordinatori Casarella e Barbaro, anche le richieste dei centristi maturate in un incontro con i quadri provinciali: per rispetto della necessità  e volontà  di alternanza e pari dignità  tra le varie espressioni del centrodestra, e ricordando il decisivo sostegno garantito dal partito in altri Comuni ad esponenti di Forza Italia in precedenti elezioni amministrative, è stata formulata la richiesta agli alleati di un candidato sindaco espressione del Nuovo Centrodestra a Cerignola, nell’approssimarsi dell’importante scadenza elettorale. Ad oggi Ncd a Cerignola conta tre assessori e 6 consiglieri comunali e funge da supporto fondamentale dell’intera maggioranza.
Quanto alla richiesta che sia l’Ncd ad esprimere il candidato sindaco, non ne farei una questione di punto di partenza “ spiega Casarella “ , ma di punto di arrivo. Il centrodestra compatto deve presentarsi alle comunali di maggio con una proposta unica, condivisa e credibile. Se viene da questo o quel movimento, non credo faccia troppa differenza.
La distanza tra i due partiti potrebbe sulla scelta dell’aspirante sindaco potrebbe però ridursi sulla base dei nominativi che saranno presentati venerdì sera. Ne sembra certo il vicecoordinatore di Forza Italia, Gerardo Defeudis, che saluta favorevolmente la costituzione del NCD a livello locale: Attendevamo con ansia  che questa componente della nostra coalizione si strutturasse come nuova formazione partitica. Ha rappresentato un’importante risorsa nel passato e sarà  così anche nell’immediato futuro. Finalmente abbiamo tra i moderati un altro interlocutore con cui confrontarci su temi politici, oltre che amministrativi. E Longo vuole le regionaliIl direttore di banca, metabolizzata la vittoria di Tommaso Sgarro nelle primarie del sospetto avvenute a novembre 2014, non ci sta a tirarsi indietro: intorno alla sua candidatura si erano mossi anche ambienti del centrodestra per cercare di sconfiggere la candidatura di stampo gentiliano. Longo, oggi, non vorrebbe disperdere quel patrimonio, ma incontri con Sgarro, che tra l’altro è anche segretario del Partito Democratico, pare non ve ne siano da tempo. In via Mameli, però, pare sia giunta una richiesta politica dal gruppo che sostiene il direttore di banca: Sgarro al comune e Longo candidato alla Regione. Una prospettiva che il duo Gentile-Tavoliere non tarderà  a bocciare e che i longhiani trovano come unico modo di ricompattare il partito ancora stordito dai veleni delle primarie. Longo rappresenta una fetta importante del partito che chiede rappresentanza e visibilità : e questo discorso diventerà  ancora più pressante in fase di composizione delle liste.
Michele Cirulli
 

 

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