lunedì, Aprile 29, 2024
Politica

Raccolta a rilento, Aseco smentisce Metta: “”In discarica rifiuti non idonei agli impianti””

è ripartita, seppur a rilento, la raccolta dei rifiuti e la pulizia delle città  che formano il Consorzio Fg4. Nei giorni scorsi vi sono stati cumuli di immondizia ed alcuni camion sono stati fermati all’ingresso. Non una inflessibile scelta di Aseco, ma una disorganizzazione in SIA.

La società  satellite di Acquedotto Pugliese, che gestisce solo l’impianto di trattamento di rifiuti urbani indifferenziati (Tbm), è stata travolta da una quantità  di immondizia che non avrebbe potuto trattare.
“”Nulla a che vedere ha, dunque, Aseco, con la raccolta ed il trattamento di rifiuti ingombranti e di tutte le altre tipologie che non possono essere ricomprese nel rifiuto urbano indifferenziato””, fanno sapere da Bari. Perchà©, dunque, sono stati respinti i carichi? Tutto si svolge seguendo la normativa corrente – spiegano da Aseco- Conseguentemente, vengono regolarmente respinti – quando intercettati all’ingresso – i carichi di materiale non qualificabile come rifiuto urbano indifferenziato (frigoriferi, materassi, intere cucine, pneumatici, ecc.) e quelli che superano il limite massimo di ricettività  giornaliera per la quale l’impianto è autorizzato””. Le biocelle attive, utili per il trattamento dei rifiuti, al momento sono solo 8 e possono ricevere soltanto la metà  dei quantitativi di rifiuti previsti.
E nella maggior parte dei casi ciò che arriva a Forcone Cafiero non è compatibile con gli impianti. Per tale ragione i tir sono stati respinti all’ingresso. “”Il conferimento da parte di SIA, inoltre, avviene spesso con mezzi malfunzionanti o, comunque, inadeguati allo scarico tempestivo del rifiuto. Talvolta, lo scarico di un solo mezzo richiede anche un’ora di tempo. Ciò, ovviamente, genera una coda di mezzi in attesa di conferire. Tale attesa, tuttavia, non può certamente essere imputabile ad Aseco””, fanno sapere da Bari.
Inoltre, Aseco consente a SIA lo scarico di mezzi per ben dodici ore consecutive ( dalle 6:00 del mattino alle 18:00), tempo largamente sufficiente a consentire lo scarico del quantitativo giornaliero di rifiuti per il quale l’impianto è stato progettato e realizzato da SIA ed è oggi gestito da Aseco stessa. Memore della “”cicoriata”” subita dinanzi alla Prefettura, il consorzio di Bacino Franco Metta ha imputato alla società  barese i disguidi di queste ore, causati soltanto da lunghe code ai cancelli di Forcone Cafiero e dalla natura dell’immondizia che, per legge, non può essere trattata negli impianti Tbm.
Il clima intorno a SIA srl è diventato rovente, anche per la grossa mole di notizie false diffuse da più parti e anche da fonti istituzionali. Nel frattempo arriva agli sgoccioli l’effetto dell’ordinanza con la quale il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha disposto la stampella di Aseco a SIA. Nei prossimi venti giorni dovranno essere definiti i rapporti tra le società  in campo. I 300 lavoratori rimangono alla finestra e aspettano notizie sulla nuova compagine che prenderà  il posto di SIA srl, ormai definitivamente affogata dai debiti e dai minori introiti della mancata attivazione del VI lotto.

Michele Cirulli

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