Tari, commercianti inferociti: “Alziamo la voce”. E sul beach soccer…

“A Cerignola commercianti e cittadini si ritrovano a dover affrontare un nuovo aumento della TARI. Un balzello che pesa sulle tasche di chi ogni giorno cerca di mandare avanti la propria attività e di chi già fa sacrifici per arrivare a fine mese”.
Cesare Azzollino, Dell’Associazione Commercianti e Confcommercio, protesta e chiama a raccolta i cittadini contro l’aumento, fino al 20%, della tari. La decisione, presa dall’attuale maggioranza Bonito, peserà sulle tasche dei cittadini.
“Ma in cambio… cosa otteniamo? Raccolta differenziata a rilento, strade sporche, servizi insufficienti. L’economia della città è sempre più in ginocchio. I negozi chiudono, le famiglie faticano, e invece di sostenere chi resiste… si rincarano le tasse”, prosegue il commerciante.
“Si chiedono sempre più soldi ma non si vede un reale miglioramento. Si scaricano i costi su chi lavora e contribuisce. Sarebbe bello invece vedere una città più pulita, con isole ecologiche moderne, dove poter conferire i rifiuti in autonomia usando la tessera sanitaria, e magari ricevere anche incentivi per chi fa una buona raccolta differenziata.Questa sì che sarebbe una vera rivoluzione, fatta di civiltà, tecnologia e rispetto”, aggiunge.
“È tempo di alzare la voce, con rispetto ma con fermezza. Chiediamo trasparenza, efficienza e attenzione vera per chi tiene in piedi questa città”, rimarca Azzollino.
Nei giorni scorsi l’amministrazione ha parlato di sostegno al Commercio locale attraverso la serata di beach soccer costata oltre 60 mila euro.
Azzollino è netto: “Qual è stato il ritorno economico e commerciale per i negozi locali? Nulla, se parliamo del commercio in generale. Infatti ho fatto richiesta il 17 giugno se era possibile organizzare in occasione dei saldi un prolungamento dell’evento Beach Soccer su tutto il corso, ma non è stato possibile. Avevamo interpellato altre associazioni ma il tempo era troppo poco”, dice Azzollino. Il tempo era poco.
Perché nessun amministratore – né Tonti, né Cicolella né Conversano- ci aveva pensato a rendere un evento sportivo veicolo promozionale per il commercio locale più che per sé stessi.
In cambio, aumento delle tasse. Sul punto la replica è precisa: “Non siamo numeri, siamo persone. E meritiamo risposte”, è la chiosa.
