Arrivare al 75% di differenziata? Il “”trucco”” in una tesi di laurea
E’ destinata a far discutere (si spera) oltre che ad essere discussa, la tesi di laurea di un giovane ragazzo di Orta Nova, interamente incentrata sulla proposta di un piano sostenibile per la raccolta differenziata, nel Comune capofila dei Cinque Reali Siti, nel quale da molti anni si discute un prospetto attuativo, senza mai essere giunti a nulla di concreto.
Si chiama Biagio Paglialonga e, nel prossimo luglio, svolgerà un esame di laurea in Ingegneria Civile che verterà proprio su questo tema. Il servizio di gestione dei rifiuti solidi urbani nel Comune di Orta Nova: analisi della situazione attuale e piano di potenziamento del servizio, è questo il titolo del lavoro redatto da Paglialonga, che sarà presentato, in collaborazione con il professor Antonio Panico, scelto come relatore della tesi, all’esame finale presso l’Università Telematica Pegaso di Napoli, nell’ambito dell’insegnamento curricolare di Ingegneria Ambientale. Ho diviso la mia relazione “ ci spiega lo stesso laureando “ in 4 parti. Nella prima parte approfondisco il quadro normativo derivante dalle direttive europee che vengono recepite dall’Ordinamento giuridico italiano. La seconda parte invece è interamente incentrata sui pro e i contro che riguardano le diverse modalità di raccolta. Il terzo capitolo comprende l’esposizione dei dati numerici raccolti a riguardo dei centri della Capitanata e più in generale, i valori aggregati, delle provincie della Regione Puglia. Nelle ultime due sezioni approfondisco la situazione di Orta Nova e provo a prospettare un capitolo di spesa sostenibile per la predisposizione di un valido progetto per la raccolta differenziata.
Purtroppo “ ci spiega Paglialonga “ non siamo ancora in grado di concepire il rifiuto come un bene di valore. In questo senso si collocano le scelte politiche degli inceneritori e dei termovalorizzatori che distruggono i rifiuti, senza la possibilità di rimetterli in un circuito virtuoso, con tutti i danni alla salute che non ancora sono del quantificabili. Tornando al caso locale preso in esame, l’indagine svolta da Paglialonga ha senso a fronte di una situazione che vede il Comune di Orta Nova, inserito del circuito del Consorzio d’Igiene SIA fg 4, in seria difficoltà sull’attuazione della differenziata, rispetto ad altri comuni limitrofi che, nel limite delle loro possibilità e, a fronte di una minore densità abitativa, stanno comunque muovendo i primi passi in questo senso. Il comune di Orta Nova, nell’anno 2015 “ spiega Paglialonga – presenta pessimi risultati in materia di gestione dei rifiuti, con un tasso di raccolta differenziata che si aggira attorno al 10%. Si deve inoltre sottolineare che gli indicatori normalmente utilizzati per valutare la qualità di un servizio e la virtuosità di un Comune, rispetto ad un altro, sono impostati su dati di raccolta, non sulla qualità del riciclo.
Il centro abitato ortese attualmente conferisce circa 8.400 tonnellate all’anno di rifiuti, con un esborso economico che si attesta intorno ai 2,2 milioni di euro all’anno, che gravano sui cittadini tramite l’Imposta Unica Comunale. La criticità maggiore riguarderebbe soprattutto il fatto nel documento economico finanziario i costi siano riconfermati ogni anno in base a stime forfettarie e non al servizio realmente offerto. A conclusione della mia tesi “ ha aggiunto Paglialonga “ ho individuato tutti i capitoli di spesa necessari per far partire una raccolta differenziata anche del 75% ad Orta Nova, con costi che nei primi 10 anni, considerando l’ammortamento e l’esclusione delle spese di spazzamento, si attesterebbero intorno ai 2,9 milioni di euro l’anno. Nel piano ho previsto i costi di impiego del personale, l’acquisto degli automezzi, delle attrezzature e di tutto l’occorrente, le spese di comunicazione, oltre alla nascita di una stazione ecologica ad Orta Nova per lo stockaggio provvisorio e gli altri servizi annessi.
Dal costo totale, naturalmente, vanno sottratti i costi per le forniture di cui il Consorzio SIA già è in possesso, oltre ai possibili ribassi presentati in istanza di partecipazione alle gare d’appalto. Partendo da questi presupposti ed obiettivi – conclude Paglialonga “ ho elaborato un piano d’azione che non ha la pretesa di rappresentare una soluzione definitiva per la gestione del Comune di Orta Nova, ma che si propone come strumento di approccio e di conoscenza per l’Amministrazione nel momento in cui si dovrà occupare della riorganizzazione del servizio.
Francesco Gasbarro