sabato, Settembre 7, 2024
Politica

Buon compleanno Di Vittorio, il leader che manca ai figli di papà

Marchiodoc - Giuseppe Di Vittorio

Centotrentadue anni fa nasceva Giuseppe Di Vittorio, il quale, con la sua attività politica e sindacale, ha ispirato la sinistra moderna italiana e ha contribuito alla stesura dei capisaldi della Costituzione. Inevitabile, quindi, che una figura così importante sia un riferimento per una formazione progressista che ha l’ambizione di governare. Dell’esempio e del carisma di Di Vittorio, figlio del popolo e che il popolo ha voluto strenuamente rappresentare anche in controtendenza rispetto alle impostazioni di partito, è rimasto poco. Oggi la sinistra locale vive un vuoto di rappresentanza che non può essere occupato dalla schiera infinita dei figli di papà a cui i genitori hanno regalato una città per giocare e impegnare le giornate in assenza di una qualsivoglia qualità professionale e politica. Questo vale per la sinistra di governo locale quanto per la sinistra allargata che raccoglie le briciole e spazzola prebende dopo aver dilapidato un patrimonio di consenso. Che manchi, e tanto, un Di Vittorio, è abbastanza palese. Ma che manchi anche una figura nettamente al di sotto di un Di Vittorio all’interno della classe politica locale è oggettivamente un dramma.

Non è un caso che la data odierna, che coincide con la nascita del sindacalista e che per una formazione che si reputi di sinistra dovrebbe essere una stella polare, non sia nemmeno stata ricordata da chi si ammanta di “comunismo” o dalle finte opposizioni. Forse per decenza, forse per sciatteria, chissà.

Non è nemmeno un caso che da dieci anni a questa parte i candidati over settanta riescano ad essere più credibili dei giovani che per moda gridano a Che Guevara e all’atto pratico sono adusi agli inciuci più smaccati e più fastidiosi.

Il Partito Democratico, che naturalmente discende dalla gloriosa tradizione del PCI, oggi è un addensato di parenti pronti a fare squadra senza ritegno e senza vergogna rispetto alle normali e naturali ricette di opportunità, che poi sono quelle che fanno grandi i leader ed evitano il profilerare di nani e ballerine, che invece, come notiamo quotidianamente, sono all’ordine del giorno. Manca un Di Vittorio, anche se alla sinistra locale serviva anche molto meno di un di Vittorio. E nemmeno quello c’è.

Ci sono invece i figli di papà che hanno rinsaldato una convinzione: la sinistra locale va distrutta senza esitazioni e con determinazione e poi va ricostruita con forza di volontà ed onestà.

Michele Cirulli


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Giusto
27 giorni fa

Analisi condivisibile

Pop
27 giorni fa

Però non li puoi asfaltare ogni volta che poi ci restano male

Quelli che ben pensano
26 giorni fa

Analisi lucida e tristemente vera della nostra realtà paesana, provinciale e nazionale! Devono essere allontanati dalla gestione della cosa pubblica e della giustizia!!

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