Quando Pasolini raccontò i funerali di Di Vittorio

Ricorre oggi il 68esimo anniversario della morte di Giuseppe Di Vittorio, sindacalista, politico e padre costituente nato a Cerignola e padre dei diritti nel mondo del lavoro.
Di Vittorio nacque l’11 agosto del 1892 da una famiglia di agricoltori e dopo aver studiato da autodidatta inizia la sua piccola attività sindacale che lo porterà, nel 1913, al vertice della Camera del Lavoro di Cerignola. Costretto all’esilio sotto il regime fascista, nel 1945 diventa fondatore della CGIL e poi farà parte dell’assemblea costituente. Muore a Lecco il 3 novembre del 1957 e di quella giornata, durante i suoi funerali, Pier Paolo Pasolini, tra gli intellettuali più illuminati della letteratura italiana, ne tratteggia un affresco riassunto in un titolo significativo: Roma così non l’avevo mai vista.
“Ma intanto – scrisse Pasolini su Il Corriere della Sera raccontando i funerali di Di Vittorio – attraverso gli occhi il cuore si riempie. Non ho mai visto gente così, in Roma. Mi sembra di essere in un’altra città”.
A sorprendere il giornalista scrittore è “la folla sconfinata”.

Grande maestro Pasolini e un grande uomo Di Vittorio .