“Intreccio Chiesa-Politica”: don Ieva ci fa causa e perde

Ovviamente era tutto vero e non c’è stata alcuna diffamazione nei confronti di don Pasquale Ieva e di tutti coloro i quali sono stati citati all’interno dell’articolo: “L’intreccio tra Chiesa e Politica: amore condiviso per il potere”, scritto da Marchiodoc.it nel dicembre del 2019.
La Chiesa, come si ricorderà, aveva intrattenuto rapporti economici con due aziende finite nel tritacarne della relazione prefettizia- la Curia aveva trattato con la Ge.Co.Ci sul cimitero e poi sull’affaire ex Stalloni – che ha portato il Comune allo scioglimento per mafia.
In quel contesto, L’inchiesta di Marchiodoc.it riuscì a fare chiarezza sulla quantità degli importi e sulla dinamica di quegli accordi di tipo economico, alcuni dei quali poi ritirati dopo gli articoli. L’inchiesta fu duramente osteggiata da sacerdoti e politici. Ovviamente era tutto vero, tanto che successivamente la Curia ritirò le compartecipazioni economiche con le aziende citate nella relazione.
Don Pasquale Ieva, per una singola frase, aveva perfino chiesto un risarcimento perché avevamo scritto che aveva fatto nei nostri confronti delle “velate minacce” (“Speriamo che il cane sciolto Cirulli non incontri i cani sciolti che mi vogliono bene”, scrisse sui social) e avevamo annotato che durante la campagna elettorale faceva politica. Ricostruzioni, le nostre, basate su documenti, atti e dichiarazioni.
Questo il passaggio contestato da don Pasquale Ieva tramite il suo legale: “E a loro si aggiunsero sacerdoti e parroci che iniziarono a fare politica apertamente: da don Pasquale Ieva, che arrivò perfino a fare velate minacce verso chi la pensava diversamente da lui”.
Il giudice nella giornata di ieri ha scritto una sentenza che parla chiaro: “Visto l’art. 530 cpp assolve Cirulli Michele dal reato a lui ascritto in rubrica perché il fatto non sussiste”.
Assoluzione con formula piena che conferma la nostra impostazione e quella portata in aula durante questi lunghi sei anni dall’avvocato Pietro Barbaro, che ringraziamo per la consueta competenza e professionalità: una garanzia.
Don Pasquale Ieva dovrà fare a meno del risarcimento richiesto: le frasi riportate nel nostro articolo e a lui riferite sono vere, come stabilito dal Tribunale di Foggia.
Michele Cirulli
