Roghi di ecoballe al confine, Stornarella attacca: “Cerignola arranca, ma serve intervento risoluto”

“Non ne possiamo più”. Con questo messaggio il sindaco di Stornarella, Massimo Colia, torna a parlare dell’incendio di ecoballe avvenuto in una struttura ricadente del territorio di Cerignola, ma a poche centinaia di metri dalla sua cittadina. Ieri notte le fiamme hanno avvolto il fabbricato, ma soprattutto ciò che ne era contenuto all’interno: tonnellate e tonnellate di rifiuti provenienti dalla Campania.

“Questo – ha spiegato Colia a Telenorba – è il terzo incendio. Gli abitanti di Stornarella sono stanchi di subire questi avvelenamenti perché quello in cui sono avvenuti rogiti, in realtà, è agro di Cerignola”. Infatti, il Comune ha informato di aver presentato un esposto contro ignoti presso la Procura. Un atto formale e dovuto, hanno specificato da Palazzo di Città.

Ma il problema riguarda l’intero territorio, secondo il primo cittadino del centro dei Reali Siti, che quindi attacca: “Chiedo specialmente al Comune di Cerignola di intervenire quanto prima perché ci sono buone probabilità di attivare canali di finanziamento su questo tipo di interventi. Io – prosegue Colia – non so cosa sia stato fatto, ma al momento trovo sempre i disagi da affrontare in sostituzione di altri gli adempimenti operativi, che ricadono su di noi con tutte le difficoltà che un Comune piccolo come il nostro può avere”.

“Vorremmo almeno il supporto del comune più grande, ma li vedo sempre arrancare e vorrei un intervento risoluto da parte di Cerignola”, conclude il sindaco di Stornarella Massimo Colia.