Così il Comune ha perso un finanziamento e poi se ne è vantato sui social: gli altri paesi super rapidi

Il Comune di Cerignola ha perso dei fondi pubblici, nell’ambito del bando “Sport e periferie”, per il Cercat del quartiere Torricelli. Per Teresa Cicolella non c’è alcuna responsabilità dell’Amministrazione Comunale ma, carte alle mano, questa ricostruzione sembra essere falsa.

Il Dipartimento dello Sport – Presidenza del Consiglio dei Ministri già il 5 maggio, ad inizio bando, rendeva noto che “nelle sole prime due ore di apertura della piattaforma, per la sola linea A (a sportello) sono state già presentate 130 candidature, per un importo complessivo di contributi richiesti pari a € 141.122.709,57”.

Una partecipazione massiccia che, secondo il Ministero, rivela come “il fabbisogno di impiantistica sportiva rimane straordinariamente di attualità”.

La formula di finanziamento a sportello è semplice: chi prima arriva, viene sovvenzionato. E mentre i Comuni di Italia si affrettavano, in poche ore, a inoltrare progetti per infrastrutture, Cerignola nicchiava e attendeva fino a perdere la possibilità di incassare dei fondi per sistemare il campo CERCAT nel quartiere Torricelli.

Incapacità? Probabile. Sciatteria? Probabile. Disorganizzazione? Probabile. A commentare questo tilt è stata l’assessore allo sport Teresa Cicolella, la quale – a finanziamento perso – ha avuto il coraggio di lodare la tempestività dell’amministrazione: “Il bando è stato aperto il 5 maggio 2025, il Comune ha presentato la domanda il 7 maggio, in meno di 48 ore. Altro che tre giorni dopo”, ha dichiarato Cicolella senza capire che, come dice il ministero, “nelle prime due ore di apertura della piattaforma sono state già presentate 130 candidature”. Nelle prime due ore. Non nei primi due giorni, come l’assessore vanta. E questa lentezza (nel migliore dei casi) ha portato all’ennesimo pasticcio dannoso per la città.