La dura omelia di don Carmine: “Il Comune ha precise responsabilità”

Forse basterebbe la conclusione dell’omelia di don Carmine Vietri, parroco di San Trifone, per spiegare il senso del suo intervento a margine della processione avvenuta domenica sera nel quartiere Fornaci. Cita Isaia, “non taccio”, per elencare i gravi disservizi che colpiscono non solo il suo rione, ma anche intere fette della città di Cerignola.
Sporcizia, rifiuti accatastati, erba mai sfalciata con conseguente invasione di insetti, buste nere o colorate ammassate a bordo strada: “Signori, dobbiamo far uscire ogni settimana San Trifone per avere un po’ di pulizia?”. L’affondo è duro. Onesto. Senza retorica e senza filtri perché, sottolinea il parroco, “non mi piace la diplomazia”.
L’allarme rifiuti è ormai avvertito in ogni angolo del centro urbano e della zona extraurbana. Cerignola strabocca di immondizia e se da una parte, dice il sacerdote, “le persone buttano le carte a terra”, dall’altra- è innegabile- “ci sono precise responsabilità dell’Ente pubblico”.
“Cerignola è sporca, sia sul piano di calpestio, strade, marciapiedi, sia nelle campagne. Qui la preghiera non basta, occorre interrogarsi su quali responsabilità anzitutto noi cittadini abbiamo, quando sporchiamo e non puliamo demandando tutto all’impresa che raccoglie i rifiuti o all’ente pubblico”, ha sottolineato il sacerdote invitando a differenziare.”Ogni città probabilmente ha gli amministratori che si merita”, ha aggiunto. Una postilla che dice tutto.
“Ci sono però delle precise responsabilità da parte dell’ente pubblico locale, avendo per legge appaltato ad altri la pulizia della città. Ma io, a nome di tutti, chiedo: ci può essere un maggiore controllo? Sì o no? Perché a Cerignola le cose non devono funzionare mentre a Canosa o a San Ferdinando sembra di stare su un altro pianeta?”, ha chiesto don Carmine.
“Si va a Canosa e non c’è una carta a terra, a Cerignola invece…Non paghiamo forse i tributi? Non paghiamo forse anche noi la Tari per ottenere tali servizi?”.
Il parroco ha poi proseguito: “Alcune volte in questo quartiere, ma non solo, manca il taglio sistematico dell’erba, la potatura delle piante: ma signori, ma dobbiamo far uscire ogni settimana San Trifone per avere un quartiere più a misura d’uomo?”.
Agli operatori ecologici don Carmine Vietri riserva una considerazione e un appello: “Il vostro servizio è prezioso, ma fate con più passione civica questo servizio verso la nostra città”.
“Non dobbiamo aspettare un’altra processione per avere una pulizia sia pure sommaria del quartiere. Per amore del mio popolo non tacerò. Non ho taciuto”, ha concluso Don Carmine Vietri.
Michele Cirulli
Altro grande problema é la disparità di trattamento da quartiere a quartiere, pur pagando la stessa TARI. Sono d’accordo con la frase che ha detto ” ogni Città ha gli amministratori che si merita”.
Peccato che io come altre migliaia di persone non li volevamo, e se oggi come ieri chiedi “per chi hai votato alle amministrative?”, 1 su 10 dichiara Bonito. Forse si vergognano?
si vergognano perchè questi hanno portato il paese al fallimento
COME PRIMA GLI HAI FATTI VOTARE ADESSO TE NE PENTI??
Grande Don Carmine.
In tutte le elezioni si votano persone a scatola chiusa, non è detto che abbiano poi successo e consenso. Ormai succede così da tanti anni. La critica è sempre legittima.