Documenti in fiamme, Pezzano: “In un Comune normale ci si sarebbe scusati e dimessi”

“In qualsiasi Comune normale, un episodio come quello dei documenti anagrafici bruciati avrebbe portato a dimissioni, scuse pubbliche e un’indagine interna. A Cerignola invece va in scena la farsa Bonito: prima nega, attacca chi denuncia, poi viene clamorosamente smentito dalla sua stessa assessora in diretta nazionale”.
Rino Pezzano, del movimento politico Avanti Cerignola, commenta così lo scandalo dei documenti anagrafici prima abbandonati e poi incendiati nelle campagne del territorio cerignolano.
“Il sindaco- prosegue Pezzano- ha perso il controllo della macchina amministrativa e della narrazione pubblica. Non governa, affoga nelle sue contraddizioni. Più che un primo cittadino, appare ormai come un passante spaesato a Palazzo di Città”.
Il focus però riguarda anche l’assessore alla sicurezza e alla legalità, che insieme a Bonito prima ha negato, poi ha attaccato noi per aver denunciato l’accaduto: “Quanto all’assessora Cicolella, sembra convinta che esserci ovunque equivalga a fare qualcosa; peccato che l’onnipresenza non sia mai stata sinonimo di competenza”.
“Insomma, a Cerignola mentre i documenti bruciano, la credibilità va in fumo, e Bonito? Beh, per Bonito il problema non è il rogo, ma chi osa accendergli i riflettori addosso. Passa il tempo a cercare scuse mentre la città cerca un sindaco”, conclude l’ex vicesindaco.
Questa vicenda ha fatto traboccare il vaso, non dimentichiamo che era colmo da tempo.
sono imbarazzanti! non ne fanno una buona, neanche per sbaglio
Questi sono solo dilettanti, le bestie che vivono a Cerignola e la tengono in una morsa di terrore e pressione psicologica malavitosa sono il vero problema!!!!!!