Documenti bruciati, richieste di dimissioni e interrogativi aperti

“Dopo tentennamenti e diverse versioni, apprendiamo che l’amministrazione starebbe indagando sull’accaduto, riconosciuto come reato. Tempo ci è voluto, ma ci sono finalmente arrivati”. Gianvito Casarella di FDI si esprime rispetto al doppio rogo di documenti comunali avvenuto nelle campagne di Cerignola.
“Quei documenti – prosegue il meloniano- non sono stati messi in sicurezza quando sono cominciati i lavori a Palazzo Carmelo, né dopo il crollo: abbandonati 2 volte, con scempio prima culturale e poi ambientale. Doppia mancanza che apre più di un interrogativo: cosa altro dell’ex Municipio non è stato messo in sicurezza? E poi, quei documenti sono gli unici materiali del cantiere smaltiti così?”, interroga Casarella.
“Una vicenda grave che denota sciatteria ed inaffidabilità, oltre ogni ricostruzione improbabile dei giorni scorsi di sindaco e assessore”, dice Casarella.Per Carlo Dercole di Forza Italia “ogni qual volta il Sindaco parla fa dubitare con sempre maggiore preoccupazione che sia ancora in grado di svolgere le funzioni da sindaco ed averne i poteri. E difatti, il Servizio di Striscia la Notizia ne è la prova evidente”.
“Il Sindaco ha affermato che la responsabilità della scomparsa dei certificati anagrafe è da attribuire a un’associazione del territorio, ma tale affermazione è stata smentita dall’Assessore Teresa Cicolella che ha dichiarato di sapere con precisione che la responsabilità è della ditta che sta lavorando a Palazzo Carmelo”, fa notare il forzista.
“Tuttavia, deve chiarire ancora meglio. Di quale ditta parla? Perché anche qui è una confusione indicibile che è ai limiti della legalità, visto che i lavori in realtà non li sta effettuando chi ha vinto la gara d’appalto. Ed ancora, dati che ne è così sicura ha provveduto a denunciare la ditta in questione? Sarebbe l’occasione di poter spiegare alle autorità competenti il pasticcio di quella gara d’appalto”, aggiunge Dercole.
Il segretario azzurro incalza: “Chiediamo al Sindaco di spiegare perché ha mentito alla città e di assumersi le responsabilità delle sue azioni. La città ha diritto di sapere la verità e di essere trattata con rispetto. Per questo motivo chiediamo le immediate dimissioni di Francesco Bonito. Un Sindaco che mente ha perso ogni residuo di credibilità nei confronti della città”.