Documenti anagrafe, le versioni di Bonito e Cicolella fanno acqua da tutte le parti (mentre gli atti vanno a fuoco)

Il caso dei documenti dell’anagrafe abbandonati e bruciati nelle campagne ai fa sempre più inquietante. Perché le dichiarazioni di Bonito e Cicolella sono contraddittorie, illogiche e buttano ulteriori dubbi su quando sta accadendo con i dati riservati dei cerignolani.
Cicolella ha messo in dubbio la veridicità delle informazioni nonostante ci fossero video; allo stesso modo Bonito ha parlato di documenti in possesso di “associazioni o enti”, circostanza di per sé anomala poiché quegli atti non potrebbero essere nella disponibilità di nessun altro se non del Comune. Ed è proprio su questo che a prendere apertamente le distanza è stato, in due riprese, il consigliere comunale di maggioranza Michele Romano. Durissimo il suo intervento, che smentisce, ancora una volta, le strambe posizioni dei due amministratori.
“Quei documenti sono stati sicuramente portati in una zona diversa rispetto a quella in cui dovevano stare. Io avrei gestito questa situazione in maniera diversa: avrei denunciato immediatamente l’accaduto avviando anche un’indagine interna. Nello stesso tempo avrei convocato una conferenza stampa con i giornalisti e avrei ringraziato chi mi ha portato a conoscenza di tutto quello che ormai sappiamo, senza accollare la responsabilità a nessuno”, ha spiegato Romano.
“Parliamo tanto di omertà e poi quando qualcuno denuncia, sia un giornalista o una persona comune, abbiamo l’obbligo di ringraziarla. La polemica non la capisco – aggiunge Romano- perché non si può attribuire la responsabilità dell’accaduto a chi ha raccontato la notizia”, dice Romano prendendo le distanze da Bonito e Cicolella, che invece hanno accusato Marchiodoc.it.
Ma non è tutto: “Non c’è nulla di male ad assumersi delle responsabilità quando qualcosa non ha funzionato. Non chiederemo la testa di nessuno ma dobbiamo correggere gli errori che sono stati fatti”, ha aggiunto Romano.Ma le diverse versioni rilasciate sul caso da Cicolella e Bonito, sottolineate appunto snche da Romano, non lasciano indifferenti le opposizioni.
Dercole di Forza Italia fa notare che “Il Sindaco ha affermato che i certificati sono stati sversati da un’associazione o ente, ma non ha ancora fornito informazioni sulla loro identità. Sono dichiarazioni che sollevano gravi interrogativi. Ci sono delle Associazioni che commettono atti criminali nel nostro territorio? È stata denunciata questa Associazione? Perché questa Associazione (o Ente) era in possesso di documenti sensibili e privati dei cittadini cerignolani?”.
Insiste Dercole: “Michele Romano, consigliere di questa amministrazione, tramite un video ha smentito la tesi di Bonito e Cicolella ed ha detto che sarebbe stato meglio chiedere scusa ai cittadini ed effettuare delle indagini interne per comprendere come sia stato possibile che atti dell’ufficio anagrafe finissero sversati nella campagna per poi essere incendiati. Quindi il consigliere di maggioranza non crede assolutamente alla teoria del suo sindaco e sul suo assessore”.
Il forzista continua: “Chiediamo al Sindaco di fornire immediatamente l’identità dell’Associazione e del suo legale rappresentante. La città ha il diritto di sapere”.
“A meno che non si tratti di una pura invenzione di Francesco Bonito, che non sapendo cosa dire abbia detto una solenne bugia all’intera cittá. In tal caso le dimissioni sarebbero un atto dovuto. Il Sindaco non può mentire deliberatamente e screditare il mondo associazionistico che svolge un ruolo fondamentale nel nostro territorio”, conclude Dercole.
Eppure ci sono video inequivocabili che Marchiodoc.it ha già fatto sapere di mettere a disposizione dell’ autorità giudiziaria, quando e se opportuno. Ma Bonito e Cicolella mentono a oltranza.
Il dubbio sorge spontaneo visto la riluttanza ad ammettere ed addirittura negare l’evidenza.
Mica erano al corrente della questione e anche compiacenti??
Ma quand’è che s n vann stì ……??!!