A Bergamo finisce in pareggio, si decide tutto al Monterisi (con un po’ di rammarico)

La gara d’andata dei playoff termina a reti bianche: il primo atto si chiude senza vincitori né vinti, tutto rimandato al match di ritorno in programma mercoledì al “Monterisi”. C’è un pizzico di rammarico in casa Audace per le occasioni sprecate, tra cui un calcio di rigore fallito, ma il pareggio resta comunque un risultato positivo in vista della sfida decisiva davanti al pubblico gialloblù.
Al 9′, primo squillo dell’Audace con Russo che si porta la palla sul fianco ma, nell’uno contro uno, il suo avversario devia la conclusione in calcio d’angolo. Nei primi 20 minuti il Cerignola non ingrana: la manovra di gioco non è fluida, gli uomini di Raffaele sono troppo schiacciati e sembrano soffrire il possesso palla e l’intensità dei bergamaschi.
Proprio nel momento peggiore, al 22’, l’Audace passa incredibilmente in vantaggio: cross in mezzo di Salvemini sul filo del fuorigioco e Cuppone, bravissimo ad anticipare di testa Vismara, trova una deviazione fortunosa che, dopo aver sfiorato il palo, termina in rete. Tuttavia, il gol viene annullato dopo un lungo check del Var – novità di questi playoff – per posizione irregolare di Salvemini, leggermente avanti con la testa, per davvero pochissimi centimetri.
Al 30’ arriva il miracolo di Vismara, che salva sulla linea una conclusione a colpo sicuro di Cuppone, liberatosi sul secondo palo con un colpo di testa preciso. L’attaccante gialloblù era stato servito perfettamente da Russo su schema da calcio piazzato, con una palla che ha tagliato tutta l’area trovando il numero 29 pronto alla deviazione.I gialloblù stanno crescendo minuto dopo minuto. In questa fase del match gli ofantini sembrano aver ritrovato coraggio, ritmo e ,soprattutto ,le trame di gioco e i fraseggi nella metà campo offensiva che hanno contraddistinto lo scorso campionato.
Primo tempo terminato a reti inviolate, ma che ha mostrato due volti: nella prima parte ha prevalso l’Atalanta, sebbene senza mai concludere verso lo specchio della porta difesa da Greco; nella seconda, invece, il Cerignola si è svegliato, dimostrando maturità e consapevolezza.
Il secondo tempo riparte senza cambi effettuati dai 2 allenatori. La ripresa si apre senza cambi da parte dei due allenatori. Al 55’ doppio intervento provvidenziale della difesa gialloblù, con Greco e Gonnelli decisivi nel disinnescare una pericolosa azione offensiva dell’Atalanta.
Al 60’ arriva il primo cartellino giallo del match: ammonito Bianchini per un intervento a piede a martello su De Nipoti. Due minuti più tardi ci prova Bernasconi con una conclusione diagonale potente, ma Greco è ben posizionato e respinge in sicurezza sull’out di sinistra. Il Cerignola sembra ora in difficoltà, fatica a ripartire e l’Atalanta prende campo.
Al 64’ Raffaele prova a cambiare volto alla gara con i primi cambi: fuori Cuppone e Bianchini, dentro Mc Jannet e Achik. L’obiettivo è modificare il canovaccio tattico e invertire l’inerzia della partita.
Al 69’ episodio chiave: sugli sviluppi di un corner, il pallone finisce sul braccio largo e alto di Bergonzi. L’arbitro assegna il calcio di rigore. Dal dischetto va Capomaggio, ma si fa ipnotizzare da Vismara: il portiere neroazzurro respinge centralmente, poi si supera anche sulla ribattuta, deviando con il piede. L’estremo difensore atalantino si conferma protagonista assoluto, mentre l’Audace spreca una ghiottissima occasione per sbloccare il risultato.
Al 75’ Raffaele opera un doppio cambio: dentro D’Andrea per Salvemini e Volpe per Russo.
All’81’ brivido gialloblù: splendida punizione dai 25 metri di Achik che colpisce in pieno l’incrocio dei pali. Una meraviglia potente e precisa, a cui è mancato solo un pizzico di fortuna. Il Cerignola continua a costruire occasioni importanti, ma senza trovare il guizzo decisivo.
All’83’, stremato dai crampi, Coccia lascia il campo dopo una gara generosa e di grande sacrificio: al suo posto entra Romano. Esauriti così tutti i cambi per mister Raffaele.
All’85’ altro colpo di scena: dopo un check del Var, Scheffer viene espulso per condotta violenta su Volpe.
L’Atalanta resta in dieci.
Al 93’ Capomaggio sfiora il gol vittoria: perfetta lettura su corner e stacco deciso, ma il colpo di testa termina di poco sopra la traversa. Al 95′ Achik tutto solo nei pressi della lunetta non riesce ad inquadrare lo specchio della porta.
Dopo sei minuti di recupero, assegnati dal direttore di gara, arriva il triplice fischio al Gewiss . Una partita intensa, con l’Audace che può recriminare per le occasioni sprecate e un rigore fallito, ma che esce dal campo con la consapevolezza di aver tenuto testa a una formazione ostica come l’Atalanta.
Domenico Ziro
IL TABELLINO
Atalanta U23: Vismara, Del Lungo, Gyabuaa (C), De Nipoti, Panada, Vavassori, Ceresoli, Scheffer, Bernasconi, Bergonzi, Vlahović. A disposizione: Pardel, Dajčar, Tornaghi, Berto, Pounga, Masi, Comi, Ghislandi, Obrić, Alessio, Cassa, Artesani, Riccio, Navarro, Lonardo. Allenatore: Francesco Modesto.
Audace Cerignola: (3-5-2) Greco, Russo, Capomaggio, Visentin, Coccia, Tascone, Salvemini, Bianchini, Gonnelli, Cuppone, Martinelli (C). A disposizione: Saracco, Fares, Ligi, D’Andrea, Achik, Sain-Maza, Velasquez, Romano, Mcjannet, Nicolao, Ianzano, Carrozza, Volpe. Allenatore: Giuseppe Raffaele.
Arbitro: Roberto Lovison di Padova.
Assistenti: Alessio Miccoli di Lanciano e Andrea Cecchi di Roma 1.
Quarto ufficiale: Giorgio Di Ciccio di Lanciano.
VAR: Luigi Nasca di Bari.
AVAR: Lucio Felice Angelillo di Nola.