Dopo 5 tentativi (e tanti pasticci) Bonito e suoi approvano il bilancio

Al quinto tentativo la maggioranza di Francesco Bonito riesce a portare a casa il bilancio. E lo fa dopo quattro sedute deserte, due avvicendamenti in consiglio comunale (Marinaro per Cirulli e Grieco per Merra) un cambio in giunta (Merra per Lasalvia), un ricorso al Prefetto per presunta incompatibilità (Spione su Mansi), con i tempi lunghi rispetto alle scadenze del 30 aprile e con la solita gestione grossolana di un consiglio comunale in cui servono più badanti che politici e chi dovrebbe incarnare un ruolo terzo ha perfettamente incarnato questa necessità.
Il rendiconto sui doppi costi del trasporto rifiuti (l’affaire Teknoservice/Ecodaunia) e sulle dubbie compartecipazioni del Comune al Consorzio di Igiene Ambientale passa con i voti favorevoli della maggioranza ad esclusione del capogruppo PD Francesco Sorbo- assente- e col voto contrario di Gino Giurato. L’opposizione ha invece deciso di lasciare l’aula prima delle operazioni di voto.
La novità politica risiede proprio nella posizione di Gino Giurato, sponda “Lista Con”, che in un incontro interno a poche ore dal consiglio avrebbe garantito più che altro una sorta di appoggio esterno, votando caso per caso e non per ordine di scuderia (e in questa direzione va il suo “no” al rendiconto, ma il suo “sì” alle variazioni di bilancio e ai debiti fuori bilancio). Questa decisione andrebbe in una direzione non propriamente identica a quella dei vertici provinciali del movimento, che in settimana, al contrario, attraverso una nota stampa, hanno detto addio a Bonito e ai suoi.
L’altra novità politica è rappresentata dai rapporti di forza interni: oggi il sindaco Bonito, per la prima volta, ha ceduto alle pressioni dei suoi gruppi, affrettandosi a modificare giunta, e di rimando il consiglio, per potersi garantire i numeri in aula.
Circostanza che certifica come a nessuno, tra i consiglieri, facciano più paura le minacce di dimissioni, che infatti il primo cittadino non ha nemmeno paventato dopo che il consiglio è stato rimandato per ben quattro volte. Una circostanza, questa, mai verificatasi prima nella storia della politica locale.
Il dato è che su questo bilancio la maggioranza non si è potuta permettere nemmeno quei disguidi o quegli imprevisti che fisiologicamente si verificano in ogni governo cittadino.
navigano a vista e sono capitanati da Schettino!
…..da Schettino??….NO …..da uno che ha un ruolo delicato a sua insaputa….chi l’avev a dec.