A Cerignola ci sono 5334 case disabitate | Il report
Sono 26180 abitazioni normalmente abitate a Cerignola nel corso del 2021 e 5334 abitazioni non occupate, che rappresentano il 20% del totale. È questa la fotografia scattata da OpenPolis sul centro ofantino e che tiene conto dei dati forniti dalle pubbliche amministrazioni in un mix con i censimenti. Tra le abitazioni non occupate in modo permanente sono incluse, nella ricerca, anche le seconde case utilizzate per fini turistici. Considerato il minimo impatto turistico a Cerignola, il dato diviene importante per valutare gli effetti dello spopolamento nella città.
Nel 2021, in Italia le abitazioni registrate sono state 35.3 milioni, di cui 9.6 milioni non abitate (27.2%). A detenere il record di case inabitate è Sondrio, mentre il fenomeno presenta dati differenti a seconda dell’area presa in esame: nel Centro Italia c’è il 22.3% di case inoccupate; nel nord est il 23.1%; nel nord ovest il 26%; nel Mezzogiorno il 32% e nelle isole il 34%.
Per “abitazioni non occupate” si intende le abitazioni vuote o occupate esclusivamente da persone non dimoranti abitualmente. Questo calcolo è stato effettuato da Istat considerando dati censuari e dati amministrativi presenti nel registro statistico dei luoghi, in particolare nella componente del registro statistico di base degli edifici e delle unità abitative.
Openpolis riporta: “La presenza di abitazioni non permanentemente occupate è maggiore all’allontanarsi dai comuni centrali in termini di servizi. Le amministrazioni polo riportano un’incidenza del 16,9%, a cui seguono quella dei poli intercomunali (23,3%) e dei comuni cintura (24,2%), tra i due valori non c’è una differenza particolarmente rilevante. Ma distanziandosi ancora di più dai centri la percentuale aumenta in modo più consistente: nei comuni intermedi (come Cerignola, ndr) la quota si assesta al 37%, in quelli periferici al 47,9% e in quelli ultraperiferici al 56,3%. Nelle aree interne la percentuale media è quindi sistematicamente maggiore rispetto alla media nazionale mentre nelle zone più vicine ai poli e nei poli stessi il valore è in linea o al di sotto di quello italiano”.
Ora incrociate questi dati con le liste di carico TARI del Comune per il 2023.
Quanto sono gli utenti domestici censiti nelle liste di carico TARI?
Ottima e diligente osservazione.
Si aspettano ora risposte dal Comune.