mercoledì, Ottobre 9, 2024
Cronaca

Le storie di ordinario sessismo e violenza sulle giovani donne cerignolane


Oggi, 25 novembre, è la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne. La violenza non si limita a casi estremi come femminicidi o abusi; è presente ogni giorno, anche in forme più sottili. Che sia psicologica o fisica, il comune denominatore è la donna che spesso si sente inadeguata e a rischio in un mondo ancora prevalentemente maschile. L’empatia è la chiave per comprenderci, e attraverso piccole storie di donne affronteremo la realtà di essere donna in questa società.

Monica, 20: Quella sera avevo l’appuntamento con due mie amiche in Villa, loro due erano già lì, io tardo un po’ ad arrivare. Oltre al fatto che i signori in villa si sentivano in dovere di fischettarci. Al mio arrivo c’era un signore sulla cinquantina che continuava a seguire le mie amiche, provava a parlarci a fare domande abbastanza dubbie. La situazione si è risolta con l’arrivo di mio fratello, che per fortuna ci ha prese e portate via di lì e salvate da quella situazione. A Cerignola avevo paura a tornare da sola a casa. Ora vivo fuori da un paio di anni e non mi è mai successo niente di simile per fortuna.

Francesca. 18: Ero andata a ballare con due miei amici, con loro c’era un altro ragazzo, che nonostante sapesse che ero fidanzata continuava a provarci. I miei due amici hanno comunque cercato di fare da scudo ma in un breve lasso di tempo -mentre salutavano alcuni amici- questo ragazzo mi ha presa e messa di spalle al muro, non sapevo che fare, ero terrorizzata. Ho gridato e ho cercato di spingerlo via ma nessuno tra la folla è intervenuto, per fortuna questi due miei amici si sono accorti della scena e mi hanno difesa. E questo -aggiunge- non è niente in confronto a quello che succede in giro, io ci sono arrivata a tanto così, posso solo immaginare il trauma di uno stupro.

Veronica. 17: Stavo andando a casa del mio ragazzo, passavo nei pressi di uno dei bar vicino al Mercadante e mi sentii davvero a disagio ad accorgermi di essere praticamente osservata come se fossi una bistecca di agnello. C’erano questi signori che mi chiamavano e mi fischiavano. Premetto che a Cerignola non mi sento sicura a tornare a casa a piedi di sera, di giorno, di notte, non esiste un orario davvero sicuro e molti si sentono in dovere di fare cat calling, guardarmi come se fossi un oggetto. Dopo essere arrivata a casa del mio ragazzo, gli parlo di quanto accaduto e ripassiamo di lì. Questi individui qui hanno continuato a fischiare, e il mio ragazzo è intervenuto, difendendomi. Come avrebbe potuto difendersi da un gruppo di quarantenni? quasi si è preso mazzate -conclude- perché? perché la sua ragazza si sentiva a disagio e la stava difendendo.

C. 42: Quando vivevo a Cerignola, convivevo col mio compagno. All’inizio era bravo, dolce, un bravo fidanzato. Poco a poco però ha iniziato ad avere atteggiamenti sempre più aggressivi. Mi picchiava perché gli chiedevo soldi, mi picchiava perché lavoravo. non potevo fare niente. io ero di sua proprietà praticamente. grazie all’aiuto di alcune amiche e soprattutto grazie a me stessa che sono riuscita a rialzarmi da questa situazione, ho preso un po’ di soldi e sono fuggita via. ora non vivo più a Cerignola e sinceramente non ci ritornerò mai più.

Alessandra. 29: Sono un avvocato. mi ricordo, tempo fa che durante una interrogazione a delle forze dell’ordine, per difendere il mio assistito. In breve quindi viene stretta la mano al mio assistente, viene stretta la mano al mio assistito, quindi ad un possibile colpevole in sostanza e non a me, in quel momento mi sono sentita davvero presa per il culo. Una mancanza di rispetto che potrebbe sembrare una pochezza ma che riflette in realtà quanto sia difficile la carriera, la vita lavorativa di una donna.

In conclusione, queste testimonianze, poche per affrontare comunque la realtà dei fatti, rivelano la persistente sfida che molte donne affrontano nella lotta contro la violenza e il pregiudizio di genere. Questa Giornata ci ricorda l’importanza di unire gli sforzi per creare una società in cui tutte le donne possano vivere libere da paura, violenza e discriminazione.

Giuseppe Bellapianta



1 Comment
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lettore
10 mesi fa

ho letto tutti gli articoli della provincia di foggia su questa giornata e devo dire che marchiodoc come al solito ha una copertura qualitativamente migliore e creativa rispetto a tutti.
questo articolo quello del presidente del consiglio quello del legale che spiega le leggi in vigore

complimenti …pluralismo e qualità

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