mercoledì, Ottobre 16, 2024
Politica

“È una questione politica”: verso l’avvicendamento alla Presidenza del Consiglio


“E’ una questione politica”. Il capogruppo del Partito democratico in consiglio comunale, Rocco Dalessandro, ha ribadito che l’avvicendamento alla presidenza del consiglio comunale di Cerignola non è un fatto di persone, ma di accordi di coalizione. E per dar forza al suo ragionamento ha ricordato che “a ottobre 2021, subito dopo le elezioni, lo stesso sindaco Francesco Bonito con tutta la sua autorevolezza chiese al candidato in pectore per la presidenza del consiglio, il civico Michele Romano, di fare un passo indietro e di votare Sabina Di Tommaso all’unanimità, cosa che puntualmente accadde”.

Oggi, quegli stessi civici rivendicano gli accordi di avvicendamento e così il Pd domanda alla sua presidente di fare un passo indietro, ricevendone un irrigidimento, tanto che la stessa Di Tommaso non ha partecipato al direttivo dell’altra sera in cui si discuteva proprio su come riordinare l’assetto politico dell’amministrazione.


“Purtroppo – prosegue Dalessandro – questa presa di posizione mette a rischio l’amministrazione comunale”, infatti i Civici hanno ipotizzato di disertare le imminenti assise che dovranno approvare il bilancio comunale.

“Ecco perché – chiede il capogruppo – faccio un appello pressante perché prevalga il buon senso. Noi da parte nostra siamo disponibili a proseguire insieme e infatti non abbiamo nemmeno votato negli organismi di partito nonostante quasi tutto il gruppo dirigente sia concorde con la relazione del segretario” e lo stesso segretario, Daniele Dalessandro, ieri mattina ha rappresentato al sindaco l’esito della discussione in via Mameli. Ricordo, ha sottolineato Dalessandro che nell’amministrazione 2005 – 2009 ero assessore e vicesindaco e l’allora primo cittadino, Matteo Valentino, mi notificò a casa la revoca delle deleghe, senza nemmeno una telefonata, mica la mia esperienza politica è finita lì? Ho avuto tante altre occasioni come le potrebbe avere chiunque militi nel nostro partito”.


Adesso ci sono cinque giorni di tempo prima che si torni in consiglio, convocato proprio ieri da Di Tommaso per giovedì prossimo. Un tempo in cui le posizioni all’interno della coalizione andranno chiarite per non esporsi con le opposizioni che seguono “da remoto” quel che accade in una maggioranza che fino a oggi ha vissuto una lunga luna di miele.

“E’ una questione politica”. Il capogruppo del Partito democratico in consiglio comunale, Rocco Dalessandro, ha ribadito che l’avvicendamento alla presidenza del consiglio comunale di Cerignola non è un fatto di persone, ma di accordi di coalizione. E per dar forza al suo ragionamento ha ricordato che “a ottobre 2021, subito dopo le elezioni, lo stesso sindaco Francesco Bonito con tutta la sua autorevolezza chiese al candidato in pectore per la presidenza del consiglio, il civico Michele Romano, di fare un passo indietro e di votare Sabina Di Tommaso all’unanimità, cosa che puntualmente accadde”. Oggi, quegli stessi civici rivendicano gli accordi di avvicendamento e così il Pd domanda alla sua presidente di fare un passo indietro, ricevendone un irrigidimento, tanto che la stessa Di Tommaso non ha partecipato al direttivo dell’altra sera in cui si discuteva proprio su come riordinare l’assetto politico dell’amministrazione.
“Purtroppo – prosegue Dalessandro – questa presa di posizione mette a rischio l’amministrazione comunale”, infatti i Civici hanno ipotizzato di disertare le imminenti assise che dovranno approvare il bilancio comunale. “Ecco perché – chiede il capogruppo – faccio un appello pressante perché prevalga il buon senso. Noi da parte nostra siamo disponibili a proseguire insieme e infatti non abbiamo nemmeno votato negli organismi di partito nonostante quasi tutto il gruppo dirigente sia concorde con la relazione del segretario” e lo stesso segretario, Daniele Dalessandro, ieri mattina ha rappresentato al sindaco l’esito della discussione in via Mameli. Ricordo, ha sottolineato Dalessandro che nell’amministrazione 2005 – 2009 ero assessore e vicesindaco e l’allora primo cittadino, Matteo Valentino, mi notificò a casa la revoca delle deleghe, senza nemmeno una telefonata, mica la mia esperienza politica è finita lì? Ho avuto tante altre occasioni come le potrebbe avere chiunque militi nel nostro partito”.
Adesso ci sono cinque giorni di tempo prima che si torni in consiglio, convocato proprio ieri da Di Tommaso per giovedì prossimo. Un tempo in cui le posizioni all’interno della coalizione andranno chiarite per non esporsi con le opposizioni che seguono “da remoto” quel che accade in una maggioranza che fino a oggi ha vissuto una lunga luna di miele.

Natale Labia


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Schifato
1 anno fa

Una massa di incompetenti
Rancori privati che non interessano a nessuno

cives
1 anno fa

Se una commedia, di per se mediocre, rischia di diventare tragedia, conviene calare il sipario (cit)

Incapacità
1 anno fa

Poltrone. È solo un litigio per una poltrona da 3000 al mese. Tutto qui. Di questo dobbiamo solo ringraziare il sindaco. Grazie hai consegnato il paese a questa massa di incapaci.

Dimettetevi
1 anno fa

Dimissioni

cicciu
1 anno fa

ancora non si rassegnano … basta…nomi nuovi

facc tust
1 anno fa

Vogliamo DALESSANDRO Rocco alla presidenza. Un volto nuovo della politica. Facc tust

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